Si scende in Campania oggi con il Calendario del Cibo Italiano, più precisamente nella splendida isola di Capri: Alessandra Molla del blog Sweet Cakes by Lalla ci porterà a conoscere la torta caprese! Vi lascio qui il link al suo post ufficiale, ma ci tengo anch’io a contribuire alla giornata di oggi preparando questa deliziosa torta. Ho assaggiato la miglior Torta Caprese o Torta di Capri della mia vita diversi mesi fa presso l’Obicà Mozzarella Bar di Firenze, un ottimo ristorante che abbina la mozzarella di bufala campana a vari presidi Slow Food di tutta Italia e che propone ricette della tradizione principalmente partenopea, utilizzando materie prime d’eccellenza e ingredienti di qualità. Finalmente, ecco l’occasione giusta per prepararla!
La torta caprese è un dolce a base di cioccolato e mandorle che ha la peculiarità di non contenere né farina né lievito nell’impasto. La leggenda narra che la torta sia nata per caso, negli anni Venti, a Capri ovviamente: si dice che il pasticcere Carmine Di Fiore dovesse preparare una torta alle mandorle e cioccolato che doveva finire sulla tavola di nientepopodimeno che tre malavitosi scagnozzi di Al Capone, venuti a Capri per suo conto (in altre versioni, però, sono tre pacifici turisti americani). Il pasticcere, agitatissimo per la delicata missione, preparò l’impasto dimenticando sulla spianatoia farina e lievito, e una volta sfornata la torta fu terrorizzato all’idea che questi poco raccomandabili individui potessero non gradirla. Come spesso accade, invece, l’errore si trasformò in un colpo di fortuna: Di Fiore era pronto ormai al peggio, mentre invece il dolce piacque tantissimo e divenne presto famoso in tutta la penisola sorrentina. Di Fiore denominò questa torta “caprese” in omaggio alla sua terra, e continuò a produrla dando vita a uno dei grandi classici della pasticceria napoletana.
Che si tratti di leggenda o di realtà, quel che è certo è che questa torta è davvero speciale: dal sapore intenso, le mandorle nell’impasto le donano un caratteristico ed ineguagliabile profumo, oltre a far sì che essa risulti morbida e umida all’interno e deliziosamente croccante sulla superficie esterna. Il trucco? Non essere avari né con il cioccolato né con le mandorle! La ricetta, tradizionale, proviene dal libro di Silvano Ursini, fondatore dei ristoranti Obicà, e non contiene frollini, come invece si legge in molte versioni della ricetta; io ho solo riproporzionato le dosi per adattarle al mio stampo, di diametro più piccolo.
- 250 g di mandorle sgusciate e spellate
- 200 g di cioccolato fondente
- 4 uova
- 105 g di fruttosio (o 120 g di zucchero)
- 1 pizzico di sale
- 160 g di burro (a temperatura ambiente) + quello per lo stampo
- farina per lo stampo
- zucchero a velo per la superficie
- Tostate le mandorle nel forno già caldo a 200° C per 5 minuti, quindi lasciatele raffreddare e tritatele grossolanamente utilizzando il mixer.
- Spezzettate il cioccolato e fatelo fondere in un pentolino a fuoco bassissimo, quindi lasciatelo intiepidire.
- Separate i tuorli dagli albumi e montate quest’ultimi a neve fermissima assieme ad ⅓ del fruttosio (o zucchero) e ad un pizzico di sale.
- In una ciotola sbattete il burro morbido con il restante fruttosio (o zucchero) utilizzando le fruste elettriche, quindi unite un tuorlo alla volta continuando a montare, fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso. Utilizzando una spatola unite quindi il cioccolato fuso, le mandorle tritate ed infine gli albumi montati a neve, facendo attenzione a non smontarli.
- Versate il composto nello stampo precedentemente imburrato e infarinato, livellando la superficie con una spatola, e cuocete nel forno già caldo per 40 minuti a 160° C.
- Lasciate raffreddare completamente a temperatura ambiente, quindi conservatela in frigo per qualche ora. Al momento di servirla ricoprite la superficie con zucchero a velo.
Bibliografia:
S. Ursini, Obicà, l’arte del gusto italiano che ha conquistato il mondo, 2014, Rizzoli
A. Machado – C. Prete, 1001 Specialità della Cucina Italiana da provare almeno una volta nella vita, New Compton Editori, 2015
M. Sheraton Falcone, 1000 cibi da provare nella vita, 2015, Rizzoli
AA. VV., Torte classiche, 2012, Script Edizioni
E. Muracchioli – R. Mazzoli, Le ricette della dieta italiana dei gruppi sanguigni, 2014, Sperling & Kupfer Editore
R. Gioffré, Vegano italiano, 2015, Giunti Editore
Marianna dice
Quando io passo da te… cosa vuoi che ti dica… resto estasiata!!! La tua passione traspare in ogni dove… foto meravigliose… e ricette spettacolari!!! Sei bravissima! Marianna…
pixelicious dice
Marianna, grazie!!! Sei gentilissima… Che dirti? Sono orgogliosa del fatto che la mia passione traspaia, e non sai quanto. Ma lo stesso devo dire di te e di Erica, siete una bella squadra sai 😉 A proposito: tanti auguri per il tuo compleanno!!! Un bacione