Pellegrino Artusi è stato forse il gastronomo toscano più famoso in assoluto. Ed io, che ho il suo libro (gentile omaggio della “casa”, è proprio il caso di dirlo, poiché il vecchio proprietario della casina che abbiamo comprato e in cui adesso viviamo ci aveva lasciato un’intera cantina da svuotare, “buttate via tutto”, ma io da saggia accumulatrice, prima di riempire sacchettate di spazzatura, ho spulciato un po’ la mercanzia e ho trovato questo splendido dono!)…
Insomma, dicevo, io ho il suo libro ma di rado lo consulto. Questa volta invece l’ho fatto, con somma soddisfazione. Sfogliavo distrattamente il libro del gastronomo alla ricerca di un dolce per le nostre colazioni, qualcosa che fosse semplice ma delizioso al tempo stesso, e mi sono imbattuta in questa Torta di Semolino di Pellegrino Artusi… Ed è stata una rivelazione!
Adoro il semolino nei dolci, e questa torta dal sapore un po’ vintage, con il profumo della scorza del limone ed il sentore delle mandorle, esalta la consistenza farinosa dei chicchini… Uno spettacolo!
La ricetta dell’Artusi la riporto in foto, perché merita. Segue poi la “mia”, quella con le mie dosi, le mie (minime) modifiche e le spiegazioni un po’ più dettagliate, che per l’Artusi molti dettagli son scontati, ma per noi no 😛
INGREDIENTI (per uno stampo a cerniera rotondo dal diametro di 28 cm)
110 gr. di farina di mandorle
130 gr. di zucchero a velo (o 105 gr. di fruttosio a velo)
1 lt di latte
130 gr. di semolino
20 gr. di burro + quello per la teglia
1 limone (scorza)
1 pizzico di sale
4 uova
pangrattato per la teglia
PREPARAZIONE
Setacciate la farina di mandorle ed il fruttosio (o zucchero) a velo in una ciotola e tenete da parte. Portate a bollore il latte in una casseruola, prima che inizi a bollire versate il semolino a pioggia e mescolate senza sosta: tempo 5 minuti e la crema inizierà ad addensarsi. A questo punto, senza smettere di mescolare, unite la farina di mandorle ed il fruttosio, quindi il burro e la scorza del limone grattugiata. Continuate a mescolare ancora un poco quindi, prima che la crema si solidifichi troppo (deve essere cremosa, appunto) spengete il fuoco, unite il sale e lasciate intiepidire. A questo punto unite le uova precedentemente sbattute a parte, quindi versate l’impasto in una teglia rotonda imburrata e cosparsa di pangrattato; cuocete a 180° C per circa 25 minuti, coprendo la superficie con della carta da forno se questa dovesse dorarsi troppo. Lasciate raffreddare a temperatura ambiente prima di servire; se vi avanza, conservatela in frigo.
sara b dice
è una vita che la voglio provare! ed è già la seconda ricetta a base di semolino che ho letto oggi, del tutto casualmente… via: è destino 😀
pixelicious dice
Non hai mai provato la torta di semolino? Io la adoro… Sara devi rimediare!! Con la versione dell’Artusi non sbagli! 😉