Oggi il Calendario del Cibo Italiano dedica la sua giornata al melone, frutto estivo dolce, succoso e rinfrescante, dal profumo intenso e fruttato. La nostra ambasciatrice è la mia amica e #calendargirl Erica Zampieri del blog Sapori e Dissapori Food, ed a lei dedico questo mio contributo: una fresca Insalata di Orzo con Melone, Provola e Culatello Croccante! E qui trovate il suo post ufficiale… Non perdetevelo!
Il melone (Cucumis melo), parente prossimo del cetriolo, ha origini incerte: alcuni lo fanno provenire dall’Asia, altri dall’Africa e particolarmente dal Sudan, dove è stata verificata la presenza allo stato spontaneo della Cucumis arenarius, una pianta che produce frutti dal sapore e profumo del melone coltivato, anche se molto più piccoli. Se la provenienza è incerta, è indubbio che le sue origini siano molto antiche: quando Mosè condusse il popolo ebraico nel deserto, dove vagò per quarant’anni, tra gli alimenti che desiderò maggiormente vi furono, oltre al pesce e ai cetrioli, proprio i meloni.
Coltivato sicuramente dagli antichi Egizi, il melone fu poi esportato da quest’ultimi nei Paesi mediterranei grazie ai primi scambi commerciali, per arrivare in Grecia e, in seguito, a Roma, verso la fine del I secolo d.C.: Plinio il Vecchio, nel suo “Naturalis Historia”, annotava la recente coltivazione del melone nel napoletano, stimandone le alte qualità nutritive. Nonostante si trattasse di un frutto zuccherino, sembra che il melone venisse mangiato con pepe e aceto come un’insalata.
Il melone sembra poi quasi scomparire nel Medioevo: lo ritroviamo soltanto alla fine del Rinascimento, in Francia, con Re Enrico IV che, si dice, ne fosse così ghiotto al punto che ne fece indigestione nell’estate del 1607. Altre fonti, tuttavia, sostengono che il melone sia approdato in Francia dall’Italia soltanto dopo il 1700, quando Carlo VII lo importò in seguito ad una spedizione a Napoli.
Che in Italia, nonostante il “vuoto” medievale, il melone fosse già noto, a differenza che in Francia, ci è testimoniato dal fatto che gli orticoltori laziali lo coltivavano per i Papi nella loro residenza di Cantalupo, vicino a Roma. Proprio da qui deriva il nome del “melone cantalupo”, una delle varietà più note di questo frutto, rotondo, con buccia a coste e polpa aranciata molto saporita.
I principali tipi di melone sono, oltre al già menzionato cantalupo, il reticolato (o “retato”) e l’invernale. Le tre varietà si distinguono in base alle caratteristiche del frutto: la forma (rotonda o ovale), la dimensione (piccola, media o grossa), il colore della buccia (verde, giallo, grigio, beige), la superficie della buccia (liscia, rugosa o “retata”, costata), il colore della polpa (biancastro, giallo, arancio, verdolino), il ciclo vegetativo (precoce, medio, tardivo) e la stagionalità (estiva o invernale, quest’ultimi solitamente a polpa chiara o verdastra).
Che sia cantalupo o retato, invernale verde o invernale giallo, il melone, quando è dolce, succoso, sodo e maturo al punto giusto, è un ortaggio davvero rinfrescante e dissetante: esso, infatti, è ricco d’acqua e di zuccheri, contiene molta vitamina C, betacarotene e potassio, ed è ricco di enzimi antiossidanti.
- 300 gr. di orzo perlato
- 100 gr. di culatello a fette fini (una decina di fette)
- 300 gr. di melone (peso al netto degli scarti - circa ½ melone)
- 150 gr. di provola dolce
- 1 mazzetto di erba cipollina
- sale
- olio extravergine di oliva
- Portate a bollore una pentola con abbondante acqua salata e fatevi cuocere l’orzo perlato per circa 20 minuti (leggete comunque i tempi riportati sulla confezione); scolate bene, unite un filo d’olio e lasciate raffreddare, mescolando di tanto in tanto.
- Mentre l’orzo raffredda, preparate gli altri ingredienti: riducete a listarelle le fettine di culatello e fatele dorare il padella senza grassi per qualche minuto, rendendole croccanti; lasciate raffreddare. Pulite il melone, eliminate la buccia ed i semi e riducete la polpa a cubetti piccoli; tagliate a dadini anche la provola.
- Quando l’orzo sarà ben freddo amalgamatevi tutti gli ingredienti, aggiustate eventualmente di sale, unite l’erba cipollina tritata, condite in ultimo con un filo d’olio e servite.
Bibliografia:
P. Germa, Da Quando? Le origini degli oggetti della vita quotidiana, 1983, Edizioni Dedalo
F. J. M. Noel – P. Figlio, Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte, 1855, Ed. Paris: Maire-Nyon
B. Del Medico, 500 segreti per avere un orto meraviglioso, 2014, Editrice di Bruno Del Medico
B. Bianchini – M. Stanzione, La cucina degli angeli, 2014, Edizioni Mondadori
C. Vestita, Coltiviamo la salute, 2011, Giunti Editore
L. Cabrini – F. Malerba, Frutta e ortaggi in Italia, 2005, Touring Editore
Elena dice
Post davvero completo ( molto ineressante ) !
Insalata fresca e appetitosa !
Foto stupende !
Complimenti Sara…mi sorprendi sempre !
pixelicious dice
Mamy grazie di cuore! Felice di sorprenderti 🙂 <3
Cristina Tiddia dice
Bellissima anche la la tua insalata! Sono l’unica che ancora non ha provato il melone nella versione salata. Ma a breve recuperò e mi farà una super insalata come la tua che mi ispira tantissimo.
pixelicious dice
Cristina grazie infinite! Sai che io invece non l’ho mai provato in versione dolce, il melone? Vorrà dire che faremo uno scambio di ricette! Più tardi passo… Un abbraccio! :*
Erica dice
Sara, è un piatto magnifico, sarà che impazzisco per il melone, sarà che mi piaciono tutti i cereli freddi, ma questo piatto mi piace tanto tanto.
Te lo copio lo sai vero?
Grazie infinite di aver partecipato, come sempre sei al top…un forte abbraccio
Erica
pixelicious dice
Erica ma grazie mille! Copia copia… mi fa solo piacere! Grazie a te per aver “ambasciato” un frutto così buono! Un bacione
Camilla dice
Un’insalata sana, gustosa e colorata. Ottima ricetta. Brava Sara! 🙂
Buona serata un abbraccio.
pixelicious dice
Grazie mille Camy di essere passata! Un abbraccio a te! 🙂
Enrica dice
Fresca, bella e colorata…la tua insalata mi fa davvero impazzire! Complimenti!
pixelicious dice
grazie mille Enrica!! Un abbraccio