Questa è la storia di come la perseveranza, alla fine, porti a risultati non dico eccellenti, ma di sicuro positivi. Oggi vi racconto la storia di questo dolce, di cui vado modestamente piuttosto orgogliosa: il Pan Brioche Bicolore!
Come vi dicevo proprio qualche giorno fa, fino a poco tempo fa non ero affatto un’amante dei lievitati. Il motivo? Spesso non mi lievitavano 😛 Poi qualcosa ha iniziato a girare per il verso giusto e ci ho preso gusto, ecco 🙂 E con un cubetto di lievito di birra avanzato e prossimo alla scadenza, ho deciso di lanciarmi in un pan brioche, in particolare quelli bicolore con il vortice, che mi hanno sempre affascinata. Cercando in rete mi sono imbattuta in quello di Marina, che a sua volta ha preso la ricetta da CheZuppa, ed ho deciso di darle fiducia seguendo la sua ricetta. La prima volta che l’ho preparato, mi sono trovata di fronte ad impasti decisamente troppo morbidi ed ho ceduto alla tentazione di aggiungere farina. Non so se il problema sia stato quello, fatto sta che gli impasti non hanno mai lievitato, né in frigo né nello stampo, una volta arrotolati. Ho cotto, per scrupolo, ma ho dovuto buttare quel mattone 🙁
Non mi sono rassegnata, e ci ho riprovato. Ho trovato la stessa ricetta su LuCake, ispirata dallo stesso sito da cui ha tratto spunto Marina, ma più dettagliata: per chi come me non ha la planetaria e non è avvezzo ai lievitati, certi particolari non sono affatto scontati! Ho quindi messo meno liquidi all’inizio, ho utilizzato un burro di prima qualità, ho preparato un impasto più dolce ed ho evitato di aggiungere la farina conscia del fatto che l’impasto deve essere così appiccicoso e… E niente, è andata meglio ma non proprio bene; diciamo una semilievitazione, ecco.
A questo punto, solitamente avrei gettato la spugna… Ma non stavolta. Dovevo, volevo vincere, cavoli. E così ho scelto di vincere facile, ovvero ho messo più lievito (15 g e non 10) ed ho evitato la lievitazione 24 ore in frigorifero procedendo invece nel modo classico. Ah, e ho persino eliminato l’uovo, che a parer mio appesantiva l’impasto. In sostanza, la mia ricetta adesso somiglia molto più a questa qui che non a quelle di Marina, di CheZuppa o di LuCake, nonostante io abbia mantenuto la presenza del burro al posto dell’olio. Insomma, ascoltatemi bene: la regina dei lievitati non abita qui. Se alla vista dei 15 g di lievito per i 500 g di farina totali doveste storcere il naso beh, spostatevi altrove, cambiate blog. Ma vi assicuro che, se come me non amate andare tanto per il sottile e non siete dei maghi della lievitazione beh, questa ricetta è a prova di bomba, vi lievita per forza 😉
Ps. Raccomandazione: tirate fuori dal frigo il burro circa 4 ore prima se è estate, o la sera precedente se è inverno.
- 15 g di lievito di birra fresco
- 160 ml di acqua (circa)
- 320 g di farina 00
- 150 g di farina integrale
- 65 g di fruttosio (o 70 g di zucchero)
- 10 g di sale
- 85 g di burro a temperatura ambiente + quello per lo stampo
- 25 g di cacao amaro in polvere
- olio extravergine di oliva per le ciotole
- latte per la superficie
- Per prima cosa sciogliete il lievito in 140 ml di acqua presi dal totale.
- In una ciotola capiente setacciate le due farine con il fruttosio (o zucchero) ed il sale, quindi unite il burro a temperatura ambiente ed amalgamatelo all’impasto fino a che non sarà del tutto assorbito. A questo punto versate l’acqua in cui avete sciolto il lievito ed iniziate ad impastare, aggiungendo via via la restante acqua a mano a mano che ne avrete bisogno (non versatela tutta subito, a me è servita questa quantità ma dipende sempre dal grado di assorbimento della farina). Lavorate energicamente l’impasto per una decina di minuti, fino a che non sarà ben incordato ed elastico.
- A questo punto dividetelo in due parti, una leggermente più piccola dell’altra; riponete la piccola nella ciotola ed amalgamatevi il cacao amaro assieme ad uno o due cucchiai d’acqua. Impastate fino a che il colore non sarà omogeneo.
- Formate una palla con ciascuno dei due impasti e trasferiteli entrambi in ciotole leggermente unte, coperti con pellicola trasparente; lasciate lievitare al caldo (il forno spento con la luce accesa è perfetto) per circa 3 ore o comunque fino al raddoppio.
- A questo punto prendete l’impasto bianco e stendetelo prima con le mani e poi con il mattarello su di un foglio di carta da forno fino ad ottenere un rettangolo che abbia il lato corto della stessa misura del lato lungo dello stampo da plum cake (il mio rettangolo era 25 x 32 cm). Su di un altro foglio di carta forno stendete allo stesso modo l’impasto al cacao, ottenendo un rettangolo leggermente più piccolo dell’altro (all’incirca 23 x 30 cm). Spennellate l’impasto bianco con poca acqua per fare aderire l’impasto nero, adagiatevi l’impasto nero e lasciate un piccolo bordo libero su tutti e quattro i lati (circa 1 cm per lato); spennellate anche l’impasto nero con poca acqua, arrotolate i due impasti su loro stessi partendo dal lato corto e ponete il rotolo, con l’apertura rivolta verso il basso, a lievitare all’interno dello stampo da plum cake (che avrete imburrato) ancora nel forno spento con luce accesa per un’oretta, coperto con un panno da cucina.
- A questo punto accendete il forno, portatelo a 220° C e, quando avrà raggiunto la temperatura, spennellate il pan brioche con un goccio di latte ed infornatelo abbassando subito a 180° C; cuocete per circa 40 minuti (coprite la superficie con un foglio di carta da forno per gli ultimi 10 minuti di cottura, se dovesse dorarsi troppo), quindi sfornate e, non appena sarà maneggiabile, sformate il pan brioche lasciandolo raffreddare completamente su di una griglia. Attendete che abbia raggiunto la temperatura ambiente prima di affettarlo e servirlo.
- Il pan brioche resta davvero soffice solo il giorno stesso in cui è stato cotto; se lo consumate nei giorni successivi affettatelo e tostatelo, spalmandovi magari burro e marmellata.
Ma è bellissimo! Bravissima!!
Ma grazie Ilaria! Mi ci sono impuntata e alla fine (al terzo tentativo!) è venuto come lo volevo 😁😘
E’ perfetto Sara! Perseveranza e amore x la cucina premiano sempre la tua bravura. Bello all occhio e ottimo al palato. Complimenti !!!
Grazie di cuore mamy! Dopo un mattone e un ibrido, alla fine sono riuscita ad ottenere un vero pan brioche!! 😍😍