Conoscete la città di Recco? Io no a dire il vero… O meglio, non personalmente. I miei suoceri però per qualche anno ci hanno abitato, e nei loro racconti questa focaccia è spesso presente… E poco tempo fa, il mio ciclista fotografo ha partecipato ad una gara ciclostorica proprio da quelle parti, degustando post gara, oltre ad un bel piatto di pasta al pesto, anche La Focaccia di Recco (con lo Stracchino)… Così, mi ha fatto venire voglia di prepararla. Su ogni sito, in ogni dove, mille foto, la ricetta sempre la stessa, ed è così veloce a farsi che, credetemi, potessi me la preparerei ogni giorno, all’ora di merenda (ma insomma, trattasi di roba un po’ calorica :P)…
INGREDIENTI (per una teglia rotonda da pizza, diametro 39 cm)
500 gr. di farina 00
1 cucchiaino e ½ di sale + quello per spolverizzare la superficie
8 cucchiai d’olio extravergine di oliva + quello per ungere la teglia
225/230 ml d’acqua
800 gr. di stracchino (o crescenza, o squacquerone)
PREPARAZIONE
Versate la farina setacciata in una ciotola bella capiente, unitevi il sale e 5 cucchiai d’olio, quindi impastate versando l’acqua poca alla volta. Quando l’impasto sarà morbido ed elastico formate una palla, infarinate bene la ciotola in cui avete lavorato e ponete l’impasto lì a riposare per mezz’ora a temperatura ambiente, coperto da un panno.
Trascorso il tempo di riposo riprendete l’impasto, lavoratelo un altro po’, quindi dividetelo in due parti uguali e, col matterello, stendete due sfoglie rotonde molto, molto sottili delle dimensioni della vostra teglia (la mia è quella da pizza, rotonda, diametro 39 cm; ah: meglio se la teglia è di rame, io non ce l’ho però 🙁 ). Ungete la teglia, adagiatevi la prima sfoglia, quindi distribuitevi lo stracchino a tocchetti. Coprite con la seconda sfoglia, pressando con le dita lungo i bordi in maniera omogenea sigillando i dischi e sulla superficie interna in diversi punti ma in maniera irregolare. Cospargete con i 3 cucchiai d’olio rimasti spennellando e con un ultimo pizzico di sale; infornate a 220° C per 20 minuti, o comunque fino a che la superficie non risulterà dorata; servite subito, tagliando a fette.
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