Nidi di Agretti su Fonduta di Castelmagno con Speck Alto Adige IGP e Uova di Quaglia
Finalmente primavera… Si spera che sia la volta buona!
Celebriamola come si deve, cucinando gli ultimi agretti della stagione in un piattino veloce ed elegante: i Nidi di Agretti su Fonduta di Castelmagno con Speck Alto Adige IGP e Uova di Quaglia!
Fonduta di Castelmagno DOP, uova di quaglia, agretti scottati ed il tocco unico dello Speck Alto Adige IGP… E la cena è servita in poche e veloci mosse: una ricetta fatta di ingredienti semplici ed equilibrati, colorata e dai contrasti interessanti, con il tocco unico dello Speck Alto Adige IGP!
Lo speck nasce dalla simbiosi di due metodi di conservazione della carne: la stagionatura, diffusa nell’area mediterranea, in base alla quale si asciugano le cosce di suino con aria e sale, e l’affumicatura, tipica del Nord Europa, che utilizza sale, spezie e fumo. Così in Alto Adige, terra d’incontro tra le due culture, si è sviluppato un processo di produzione che unisce questi due metodi di preparazione, sfruttando i pregi di entrambi, ed è nato lo speck, un prodotto tipico dal gusto inconfondibile. Il marchio di qualità “Speck Alto Adige IGP” può essere assegnato soltanto allo speck prodotto secondo questi metodi tradizionali, seguendo questa regola di produzione: “poco sale, poco fumo e tanta aria fresca”!
Se vi ho incuriositi con questa mia ricetta dei nidi di agretti, non vi resta che provarla… Trovate le dosi ed il procedimento qui sotto!
INGREDIENTI (per 2 persone)
100 g di Castelmagno DOP
15 g di burro
80 ml di panna fresca
3 uova di quaglia
250 g di agretti
50 g di Speck Alto Adige IGP a fettine sottili
sale
olio extravergine di oliva
pepe
PREPARAZIONE
Preparate la fonduta di Castelmagno DOP: grattugiate finemente il Castelmagno e sistematelo in un pentolino unendo anche il burro e la panna. Ponete sul fuoco bassissimo e scaldate, mescolando ininterrottamente con una frusta, fino a che non si sarà formata una crema liscia. Tenete in caldo.
Portate a bollore un pentolino con acqua, salate ed immergetevi le uova di quaglia cuocendole per 3 minuti a partire da quando l’acqua riprenderà il bollore; trascorso questo tempo ghiacciate immediatamente le uova sotto il getto dell’acqua fredda, quindi sgusciatele subito, con molta delicatezza.
Tagliate la parte finale degli agretti, lavateli bene sotto l’acqua corrente per eliminare eventuali residui di terra e sbollentateli in acqua bollente salata per circa 5 minuti. Scolate bene e condite con un filo di olio a crudo.
Versate nei piatti la fonduta di Castelmagno, adagiatevi gli agretti formando dei nidi e sistematevi le uova di quaglia aperte a metà. Completate i nidi di agretti con lo speck affettato sottile, un pizzico di pepe e servite subito, accompagnando con del pane arrostito.
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