GIORNO 5 – Domenica 10 gennaio 2010: RIENTRO ALLA BASE
Oggi il sole splende alto, mannaggia… e noi dobbiamo andarcene 🙁 Beh, cerchiamo di goderci al massimo questo scampolo di giornata che ci resta 🙂 Ci gustiamo la nostra ultima colazione all’Hostal Albi, facciamo le valige (che i gestori dell’ostello ci hanno gentilmente custodito per qualche ora), quindi prendiamo la metro fino a Collblanc, zona a Nord di Barcellona… Destinazione: Camp Nou. Sì, lo so, molti non saranno d’accordo sul fatto che tra le cose da vedere in pochi giorni in una città come Barcellona, io (noi, ma in questo caso chi ha voluto fortemente sono stata io e non Luca… la tifosa accanita del calcio sono io 😛 ) abbia scelto di visitare lo stadio di casa del Futbol Club Barcelona, ma che ci posso fare… Io amo il calcio, e non ho mai visto dal vivo uno stadio “serio” (non credo che quello di Empoli, quello di Firenze, quello di Siena e quello di Livorno possano essere annoverati tra gli stadi con la “S” maiuscola!)… E questo volevo vederlo fortissimamente… 🙂 (non certo perchè è proprio alla partita giocata in questo stadio che risale l’ultima sconfitta dell’Inter, eh!)
Lo stadio è stato costruito nel 1957 e poi ampliato nel 1982; oggi può contenere fino a 120.000 spettatori. Si entra e si segue un tour “guidato” (per poi comprendere nel giro di un secondo che per “guidato” si intendeva una passeggiata da farsi seguendo le transenne gialle…): gli spogliatoi, le sale relax, la sala conferenze, il casottino delle radiocronache, lo studio televisivo… Ok, vi risparmio le descrizioni che interessano solo a me 🙂 Poi si accapa all’aria aperta: il campo da calcio è fantastico, è immenso, i colori rosso-blu sono ovunque… Il tour prosegue fino ad arrivare al Museu del FC Barcelona, dove si medita su vecchi trofei e si osservano attoniti i mille schermi piatti che celebrano i gol più belli ed i matches più importanti (quasi ci si commuove…). E, fermata d’obbligo, il negozio, su due piani, che vende qualunque cosa, dall’abbigliamento agli accessori per la casa, del Barcellona (decisamente kitsch ma, dal momento che siete lì, beh… entrateci, che vi costa!).
Intanto l’ora di pranzo si avvicina… Non abbiamo più tempo ormai 🙁 Riprendiamo la metro per l’ultima volta e ci fermiamo a mangiare qualcosa sulla Rambla, da Pita House (al numero 54), poi ci fiondiamo a riprendere le valige (addio, Hostal Albi 🙁 ), quindi ci facciamo trovare puntuali all’appuntamento con il pullman che dalla Stazione Nord (Arc de Trionf) ci riporta all’aeroporto di Girona…
La nostra vacanza, adesso, è ufficialmente finita. Al metal detector ci lasciano senza scarpe, guarda un po’ qui come sono fiscali nei controlli. I miei calzini di Hello Kitty (non sono una patita della gattina giapponese eh?! E’ che tengono un gran caldo!) catturano l’attenzione di molti viaggiatori. E mentre osserviamo gli aerei decollare nell’attesa del nostro volo (puntualissimo), già ci vengono i rimorsi per quello che non siamo riusciti a vedere… Ma vabbè, prima o poi torneremo. Chissà. Intanto, ci imbarchiamo in silenzio, al calar del sole. A Pisa è buio, è umido, diluvia. Casa dolce casa… 😀
[…] Leggi l’ultimo capitolo! […]