La festa della Liberazione cade quest’anno in modo ottimale: un ponte meraviglioso… Lo sfrutti chi può! E per chi invece resta in zona e si dedicherà ad una bella scampagnata, ecco la ricetta perfetta: la Pizza di Scarole!
Sarebbe stato bello partire per questo ponte, direzione Europa, come ci piace fare: quattro o cinque giorni in qualche bella città mai vista, tante foto e buon cibo… Ma beh, non mi pareva il caso onestamente, a 25 giorni dalla mia scadenza… Considerando poi la mia energia ai minimi storici e la limitata autonomia che ho nello stare in piedi, beh, sarebbero stati davvero soldi buttati 😛 Ma la valigia, però, quella è pronta: sì, quella per l’ospedale… E la paura inizia a prendere il sopravvento, complice anche la “voce” secondo la quale dovrei partorire prima del previsto (la luna nuova, e non solo…).
Ma non pensiamoci adesso. Oggi si fa festa, e questa torta salata è davvero l’ideale per celebrare la Giornata delle Scampagnate del Calendario del Cibo Italiano! La pizza di scarole è tipica del napoletano, l’ho gustata per la prima volta a Napoli in occasione del raduno dell’MTChallenge e finalmente mi sono decisa a prepararla anch’io…
Molti preparano questa pietanza utilizzando la pasta per la pizza – ed in effetti, visto il nome, ci sta – ma temevo che la pasta venisse troppo lievitata “ammazzando” il ripieno, quindi ho optato per la pasta brisé (che poi, ve lo dico, quella che ho mangiato a Napoli era proprio così: torta alta, pasta finissima e taaaanta scarola!).
La ricetta è della Valentina, una garanzia quindi; e suo è anche il merito di avermi spronata a tentare l’intreccio che qui vedete: devo dire che come prima volta è venuta piuttosto bene! 😉
- 500 g di farina 00 + quella per la spianatoia e per lo stampo
- 2 cucchiaini colmi di sale
- 250 g di burro freddo + quello per lo stampo
- 140 ml di acqua fredda
- 3 cespi di scarola (peso lordo 1260 g)
- 4 spicchi d’aglio
- 3 filetti di acciuga sott’olio
- 4 cucchiai di aceto di vino bianco
- 1 bicchiere di vino bianco
- 20 g di capperi sott'aceto
- 100 g di olive nere di Gaeta (peso col nocciolo)
- 200 g di olive verdi dolci (peso col nocciolo)
- 125 g di scamorza affumicata
- olio extravergine di oliva
- sale
- pangrattato
- Setacciate la farina con il sale, unite il burro freddo a tocchetti e lavoratelo con la punta delle dita fino ad ottenere un composto sabbioso. Unite subito metà dell’acqua ed iniziate ad impastare incorporando a poco a poco la restante acqua. Non appena l’impasto inizierà a compattarsi lavoratelo fino a che non sarà liscio ed omogeneo, dunque formate una palla, avvolgetela con pellicola trasparente e fatelo riposare in frigo per almeno un’ora.
- Nel frattempo, dedicatevi al ripieno: eliminate dai cespi di scarola le foglie più esterne e la parte finale, lavate bene le foglie rimaste e tagliatele a striscioline. In una padella versate un filo d’olio, fatevi dorare l’aglio e scioglietevi i filetti di acciuga, quindi aggiungete la scarola, l’aceto ed il vino bianco; lasciate appassire completamente le scarole senza coprire, aggiustate di sale e, quando il liquido sarà quasi del tutto evaporato, aggiungete i capperi interi e le olive nere e verdi, denocciolate e tagliate a pezzetti. Quando le scarole saranno completamente asciugate spegnete il fuoco e lasciate raffreddare bene; solo quando saranno ben fredde eliminate gli spicchi d’aglio ed amalgamatevi la scamorza tagliata a cubetti.
- Dividete la pasta brisée in due parti (una i 3/5 dell’altra), stendete la più grande sulla spianatoia leggermente infarinata dello spessore di circa 7 mm, quindi rivestitevi lo stampo precedentemente imburrato ed infarinato, senza ritagliare i bordi in eccesso ma riversandoli verso l’esterno. Cospargete la base di pangrattato per assorbire eventuali liquidi di cottura in forno e sistematevi all’interno il ripieno, pressando leggermente.
- Stendete l’altro disco di pasta dello stesso spessore del precedente e ritagliatevi delle strisce della stessa dimensione che andrete ad intrecciare sulle scarole, quindi chiudetevi sopra la base in eccesso e sigillate bene.
- Spennellate la superficie con olio e cuocete nel forno già caldo a 200° C per circa 50 minuti; coprite la superficie con un foglio di alluminio quando sarà sufficientemente dorata. Fate raffreddare bene prima di sformare, affettare e servire (il giorno dopo è ancora più buona, sia riscaldata leggermente che fredda!).
Pattypa dice
Bellissima, alta come piace a me con quell’intreccio che non ho mai fatto e a cui devo rimediare!!! Complimenti, sei bravissima! Un bascione e buon 25 aprile
pixelicious dice
Un bacio a te Patti e grazie di cuore! La prossima pizza di scarole che farai voglio vedere l’intreccio! 😉
Giorgia dice
Spettacolare! Senza parole. Davvero bellissima. Non preoccuparti, vi rifarete quando sarete in tre, noi a febbraio abbiamo girato in lungo e in largo Copenhagen con un nano che compiva lì quattro mesi 😉 Io alle storie su lune vecchie e nuove non ci credevo, prima! Coraggio, in realtà non lo sai ma il peggio è passato! E non perché il post-parto sia peggio della gravidanza, tranquilla! Un abbraccio.
pixelicious dice
A Copenhagen con il bimbo di tre mesi? Ma che grandi!! Spero di essere così anch’io, speriamo che Marta ce lo consenta! Devo ammettere, la condizione di gravidanza non è stata il massimo per me, sia fisicamente che psicologicamente, quindi sono fiduciosa sul fatto che il peggio sia quasi passato… E ora non mi resta che aspettare la luna nuova! Un abbraccio a te Giorgia!
sabrina dice
Ma ti è venuta bellissima!!! Anch’io l’ho mangiata al raduno a Napoli: una bontà assoluta!
pixelicious dice
Eheheh vero? Anche noi qui in Toscana abbiamo le nostre prelibatezze, ma la cucina napoletana mi ha preso troppo il cuore! Grazie di essere passata Sabri, un bacione!
Elena dice
Nn ti commento piu’ di tanto la ricetta Sara perche’ e’ superfluo: ti hanno gia’ detto tutto quello che si poteva dire di stupendo su una pizza cosi’ perfetta !
Come mamma pero’, vorrei tranquillizzarti ….sara’ bellissimo….!!
Ricordati di stare serena e affronterai il meraviglioso evento con con tutta la felicita’ di cui sei capace insieme a Luca !!!
pixelicious dice
Grazie di vero cuore mamy… Sono sicura che saremo forti e che anche il tuo aiuto sarà fondamentale! Ora mi fai piangere <3 Baci!
alessandra dice
Sara, a vedere la bellezza e la perfezione di questa torta, non si direbbe che tu sia a poche settimane dal parto, con la stanchezza tipica del rush finale. Che questa meraviglia che hai sfornato sia solo un presagio di quella che arrivera’ fra poco? io ne sono ultrasicura!
pixelicious dice
Ale grazie davvero… Eppure, ci sono eccome al rush finale! La schiena e le gambe ne risentono, e quando cucino faccio molte pause… Necessarie! Io mi auguro sia come dici tu, visto il successo che questa pizza di scarole ha avuto: speriamo che Marta sia altrettanto meravigliosa! Se lo dici tu, non posso che crederci! Un abbraccio forte