Popovers (American)
Ammetto, ho conosciuto i Popovers praticamente insieme agli Scones (ricordate l’altro ieri?)… Non so bene come, forse ci sono arrivata per associazione di idee (e di link), boh… Fatto sta che, anche per questa ragione, tra i due ogni tanto mi confondo, o meglio, mi confondevo 😛 Adesso facciamo chiarezza e vi racconto di più sugli American Popovers!
Anche se si tratta, com’è ovvio, di due cose ben diverse: gli Scones, scozzesi, sono fatti di una pasta “stendibile”, sono ritagliati con coppapasta tipo biscotti e crescono lievitando… I Popovers, americani (nonostante siano similissimi agli Yorkshire Pudding, inglesi), sono, per così dire, più “magici”: pur non avendo lievito di alcun tipo, in cottura il vapore fa sì che essi crescano e si gonfino a mo’ di soufflé, assomigliando a dei piccoli funghetti, restando in qualche modo vuoti internamente, per poi sgonfiarsi subito dopo. Da qui deriva appunto il loro nome: il verbo “pop over” indica appunto il fatto che l’impasto, in cottura, si gonfia e si apre nella parte superiore.
A differenza dell’impasto lavorabile degli Scones, per i Popovers la pastella è liquida tipo quella delle crepes, serve uno stampo tipo quello dei muffins (anzi, non “tipo quello”: quello è perfetto) e, proprio come per i muffins, occorre fare attenzione lavorando gli ingredienti secchi e gli ingredienti umidi in due recipienti diversi, unendo i secondi ai primi solo alla fine. Quanto al risultato, i Popovers sono più sfogliosi (passatemi il termine) e più soffici rispetto agli Scones, che hanno invece più l’aspetto di panini.
Dunque, mentre per gli Scones ho voluto subito cimentarmi in una versione diversa, salata e particolare, per gli American Popovers, data la loro delicatezza, ho preferito almeno per questa mia prima volta attenermi scrupolosamente all’originale versione nature, che non è che sia dolce eh (come le crepes, i Popovers possono essere accompagnati da preparazioni cremose e/o confetture sia dolci che salate), ma insomma, senza aggiungere né formaggi, né erbette, né verdure/frutta o quant’altro… 🙂 E poi, diciamoci la verità: in questo caso va anche bene, IMHO, non pasticciare troppo… I Popovers sono ottimi semplicemente così, gustati caldi, con un po’ di burro e marmellata 😉
INGREDIENTI (per 12 Popovers)
190 g di farina 00
1 bel pizzico di sale
1 cucchiaino raso di fruttosio (o 1 cucchiaino colmo di zucchero semolato)
3 uova
370 ml di latte
burro per lo stampo
PREPARAZIONE
In una ciotola setacciate la farina con il sale e lo zucchero; in un altro recipiente sbattete invece le uova prima da sole, quindi aggiungendo il latte. Utilizzate una frusta manuale: dovrete sbatterle, ma non montarle. A questo punto versate gli ingredienti liquidi nella ciotola della farina e mescolate fino a che la pastella (che, ripeto, assomiglia a quella delle crepes) non sarà liscia ed omogenea. Lasciate riposare il composto un’oretta in frigo, coperto con pellicola.
Imburrate le cavità dello stampo e versatevi il composto, suddividendolo equamente, riempiendo ogni cavità fino a circa 2 cm dal bordo. Infornate e lasciate cuocere a 220° per i primi 15 minuti, quindi abbassate il forno a 165° C e proseguite la cottura per altri 15 minuti, il tutto senza mai aprire il forno. Una volta cotti sfornate i vostri popovers, praticate un taglietto su ognuno di essi per fare uscire un po’ della loro umidità, quindi rimetteteli nel forno spento ma ancora caldo ad asciugare per qualche minuto. Trascorsi pochi minuti sfornate nuovamente e, dopo qualche altro minuto, sformateli (giusto il tempo di far sì che lo stampo non sia più “intoccabile”). Serviteli ancora caldi farcendoli con burro e marmellata.
Con questa ricetta (ma non solo… Datemi tempo 😉 ) partecipo al contest di Antonella (La Casetta di Cioccolato)… Un tripudio di cosine dolci da abbinare ad una buona tazza di tè… Ok, con il caldo che è arrivato tutto d’un botto il tè non è proprio la bevanda che più ci andrebbe di bere… Ma anche senza tè, che un biscottino, un muffin, un pasticcino non lo mangereste? 😉 E allora, sotto con la piccola pasticceria, c’è tempo fino al 13 giugno!!
Ka' dice
Sara, non li conoscevo, sono la fine del mondo mi viene subito la voglia di cimentarmi!!!Gli stampini usa e getta di alluminio andranno bene lo stesso forse sono un po’ più grandi…appena ho un momento li proverò a fare! bravissima!Bacioni!
pixel3v dice
Ciao Katia! Senti secondo me vanno bene lo stesso, gli verrà il “tronco” un po’ più largo semmai ma gonfiare gonfiano uguale, basta che tu non stia troppo bassa col livello di impasto (segui la regola: 1 cm dal bordo)… Provali, ti stupiranno 😉
Un bacione e grazie del tuo commento!
luca dice
che boni che sono questi….
pixel3v dice
grazie amore mio 🙂
Sara dice
Ma… ma… ero convinta fossero degli Yorkshire Puddings (che io stra-adoro!) appena ho visto la foto! Mi sono dovuta fermare a leggere e salvare la ricetta – sono la prossima cosa da provare! Grazie! 🙂
Pensa un po’, cercavo un po’ di ricette con la pasta fillo (e di sicuro proverò anche la tua bougatsa) e capito sul blog di una mia quasi concittadina! LOL!
Complimenti!!!
pixel3v dice
Eheheh non si finisce mai d’imparare eh? Anch’io come vedi ho scoperto i Popovers solo di recente… Non devi ringraziarmi, son qui apposta! Anzi, grazie a te se provi le mie ricette e grazie per i complimenti 😉 Piuttosto, quasi concittadina: di dove sei? Io vivo a Poggio a Caiano (PO)… Quel che è certo è che siamo omonime 😀
Sara dice
Io sono di Prato! 😉
Vivo a Copenhagen da ormai 10 (dieci?!?) anni… ma insomma, mi sento ancora pratese! 😀
pixel3v dice
Eehehhe ma senti che bello, una pratese a Copenhagen!! 😀 Piacere carissima 😉
Chiara dice
Avevo provato anche altre ricette, questa è la migliore!!
Sara dice
Ciao Chiara! Grazie mille del tuo commento… E grazie per aver rispolverato i miei Popovers, mi hai fatto venire voglia di rifarli! Torna presto a trovarmi 😉