Chisöl, la Ciambella Dolce Bresciana
E’ di nuovo il momento di The Recipe-Tionist di Flavia, che questo mese ci fa spulciare il blog di Donatella… Tra le sue ricette, io ho scelto di rifare il Chisöl, la Ciambella Dolce Bresciana!
Non conoscevo il blog di Donatella prima di pochi giorni fa, e sfogliandolo alla ricerca di una ricetta da rifare, mi sono trovata di fronte a creazioni dolci a dir poco impressionanti! Poi però è spuntato lui, il Chisöl, così semplice e così tradizionale… Lo sapete, non so resistere a certe ricette che fanno parte della cultura gastronomica del nostro Paese. E poi amo così tanto l’uvetta (sono una tra i pochi, lo so!) che la mia scelta è stata presto fatta!
Si tratta di un ciambellone molto semplice, preparato con strutto e non burro (anzi, addirittura un tempo si utilizzava il grasso che fuoriusciva dalla cottura del cotechino: della serie che non si butta via proprio niente!), che si usa cucinare per il giorno di Sant’Antonio Abate, il 17 gennaio.
Non ho modificato niente all’interno della ricetta, se non per il fatto che ho usato uno stampo a ciambella: cercando info su Google in merito a questo dolce (me curiosa) ho scoperto infatti che si presenta più spesso col buco che senza! E così ho colto l’occasione per sfoderare uno stampo nuovo, bellino e molto piccolo, ché visto che ultimamente metto su chili come fossero foulard è meglio che i dolci che entrano in casa siano di dimensioni meno disumane… E quindi ho ridotto le dosi di Donatella ad 1/3. Per il resto, ecco qui la sua ricetta!
- 50 g di uvetta
- 50 ml di marsala o vin santo
- 1 uovo
- 60 g di fruttosio (o 65 g di zucchero)
- ½ limone (scorza)
- 65 g di strutto + quello per lo stampo
- 165 g di farina 00 + quella per lo stampo e per l’uvetta
- 8 g di baking powder (lievito non zuccherato né vanigliato)
- 80 ml di latte intero
- Per prima cosa ponete l’uvetta in un bicchierino e coprite a filo con marsala o vin santo; lasciate in ammollo per circa mezz’ora.
- In una ciotola capiente, sbattete l’uovo con il fruttosio (o zucchero) e la scorza grattugiata del limone, utilizzando le fruste elettriche. Unite lo strutto e mescolate bene.
- A parte, setacciate la farina con il lievito, quindi unitela al composto poca alla volta, mescolando bene per evitare la formazione di grumi.
- Versate a filo il latte ed amalgamate, quindi strizzate l’uvetta ed incorporatela all’impasto.
- Versate il composto nello stampo precedentemente imburrato ed infarinato (a meno che non sia in silicone) e cuocete nel forno già caldo a 180° C per circa 25 minuti (aumentate i tempi di cottura se utilizzate uno stampo più grande). Lasciate raffreddare a temperatura ambiente prima di sformare, affettare e servire.
Con questa ricetta partecipo a The Recipe-Tionist di marzo-aprile!
lapiccolaquaglia dice
Il nome è fighissimo! Secondo me è buonissima, devo chiedere a mio cugino che viveva lì 😀
pixelicious dice
Prova a chiedere Ila che sembra che nessun bresciano la conosca!! È anche molto buona 😁😁 baci cara!!
Elisa Baker dice
Ho perso il primo commento…sigh, sgrunt , sob. Comunque dicevo che ammiro tantissimo il tuo esserti andata a cercare altre informazioni su questa ricetta tradizionale, e ammiro anche il fatto che tu abbia usato una teglia nuova che le ha donato un aspetto ancora più bello. Anche se i mariti non saranno d’accordo, trovo che all’occasione di comprare una nuova teglia per la nostra collezione, non si debba MAI rinunciare. Io questa ricetta spulciando nel blog di Donatella me l’ero persa, ecco il bello del THE RECIPE-TIONIST è proprio questo, trovare dove gli altri hanno perso. Ah ed inoltre anche io amo l’uvetta, sicché sei meno sola…bacioni Flavia
pixelicious dice
Ma grazie Flavia! Ehe le ricette tradizionali sono un po’ un mio pallino… e agli stampi nuovi non si resiste, lo sai meglio di me… In barba ai mariti 😁
Viva l’uvetta da molti bistrattata! Un bacione e grazie! 😚
Dony dice
Ciao, bellissima la tua versione, e mi piace la ricerca che hai fatto. Io ho diversi libri di ricette bresciane. Quando ne vedo uno in libreria non resisto. Questa ricetta è vecchia, ormai non la ricorda quasi più nessuno. A me la comprava a fette mia nonna quando andavamo in paese, alla forneria locale. Io ho 62 anni ed ero piccola, però la ricordo 😊
pixelicious dice
Ciao Donatella! Sono contenta che ti piaccia la mia versione! Io non conosco quasi per niente la cucina bresciana, ma in generale mi affascinano le ricette della tradizione italiana, anche le meno note come questa. Magari rifacendola sono riuscita a farla conoscere a qualcuno, non male no? Grazie per il tuo splendido ricordo e per essere passata di qua! Un abbraccio