Mezzi Paccheri alla Trabaccolara Viareggina
Lucchese acquisita da 10 anni e ancora non avevo mai preparato una trabaccolara viareggina! “Viareggio non è Lucca”, diranno i più integralisti 😛 Non mi addentro in queste diatribe ma sono pronta a farvi assaggiare dei Mezzi Paccheri alla Trabaccolara Viareggina che non dimenticherete facilmente!
La trabaccolara è un primo piatto di mare che racchiude in sé forse il sapore del “vero” mare: la sua prerogativa, infatti, è quella di essere preparata con i cosiddetti pesci “di fondale”.
Il suo buffo nome deriva dal “trabaccolo”, un’imbarcazione che alcuni pescatori di San Benedetto del Tronto, trasferitisi a Viareggio agli inizi del Novecento, importarono in Toscana proprio per catturare questi pesci.
Ma quali sono questi pesci? Triglia, tracina, gallinella, scorfano, cefalo, mormora e dentice i più noti, tutti ottimi per conferire a questa ricetta un sapore unico. Il trucco in più? Preparare un brodo supersaporito con gli scarti dei pesci utilizzati… Ve ne basteranno un paio di mestoli per mantecare la pasta nel sugo (e vi assicuro che faranno la differenza!), ma potrete congelare il restante brodo di pesce ed utilizzarlo per altri piatti dal profumo “vero” di mare 🙂
Fondamentale per una buona trabaccolara è anche il pomodoro: io ho scelto di utilizzare il Corbarino de La Fiammante, un pomodorino rosso intenso, dalla forma allungata, coltivato sulle colline di Corbara, nell’agro Sarnese Nocerino. Il suo spiccato sapore agrodolce ma al contempo sapido (grazie ai venti che arrivano dalle coste e che lo accarezzano con la salsedine) e la sua consistenza lo rendono perfetto per essere utilizzato in piatti di pesce!
Ultimissima cosa: sì, lo so, i puristi diranno che ci volevano gli spaghetti. Beh, se posso evitare la pasta lunga io lo faccio volentieri… A mia discolpa posso dire che questi mezzi paccheri alla trabaccolara sono divini! Il mezzo pacchero – che comunque ho mangiato qualche volta con il sugo alla trabaccolara – ci sta eccome! 😀
INGREDIENTI (per 2 persone)
300 g di filetti puliti tra triglie, gallinella, scorfano, tracina, cefalo, mormora e/o dentice
1 cipolla dorata
2 spicchi d’aglio
400 g di pomodoro Corbarino La Fiammante
100 ml di vino bianco
180 g di paccheri
1 mazzetto di prezzemolo
olio extravergine di oliva
sale
pepe
PREPARAZIONE
Sfilettate i pesci e togliete le lische (operazione che sarà più semplice se fatta fare dal vostro pescivendolo di fiducia), ma non eliminate la pelle e conservate gli scarti, ossia teste e lische: saranno fondamentali per preparare un buon brodo di pesce!
Rosolate la cipolla in una pentola, unite gli scarti dei pesci, versate 500 ml d’acqua e portate a bollore; cuocete per circa 40 minuti. Filtrate con un colino a maglie finissime e tenete da parte il brodo di pesce ottenuto.
Fate rosolare gli spicchi d’aglio interi ma sbucciati in una padella capiente assieme ad un filo d’olio; unite il pomodoro corbarino e lasciate insaporire per una decina di minuti.
Unite i filetti puliti di pesce, dopo un paio di minuti sfumate con il vino e lasciate evaporare.
Versate uno o due mestoli di brodo di pesce, coprite e cuocete per circa 5 minuti. Non mescolate per evitare di sbriciolare troppo i filetti di pesce, ma smuovete solamente la padella; lasciate che il sughetto resti un pochino liquido, vi servirà per mantecare la pasta. A fine cottura aggiustate di sale e pepe.
Nel frattempo portate a bollore una pentola d’acqua, salate e cuocetevi i mezzi paccheri scolandoli al dente.
Terminate la cottura dei paccheri nella padella col sugo ed impiattate i mezzi paccheri alla trabaccolara decorando con prezzemolo tritato.
Mezzi paccheri alla trabaccolara: una ricetta tipica toscana da provare!
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