In estate la voglia di dolce va di pari passo con l’esigenza di qualcosa di fresco. Eh sì, lo so, non infierite anche voi ricordandomi che l’estate è praticamente finita, che già ci penso da sola ad intristirmi! L’unica cosa che mi fa apprezzare settembre è la natura ed i prodotti che essa ci offre: nei prossimi due mesi mi aspettano ampie scorpacciate di funghi, zucca, castagne… E prima ancora Uva e Fichi, i frutti simbolo della fine dell’estate. Sono loro i protagonisti di questa settimana del Calendario del Cibo Italiano, della quale sarà ambasciatrice Anna Calabrese del blog La Cucina di Anisja… Non perdetevi quindi il suo post ufficiale! Per quanto mi riguarda, ho scelto di rendere onore in particolar modo ai fichi e, attaccandomi con le unghie e con i denti a quest’estate che – come ogni anno – vorrei potesse non finire mai (come cantava qualcuno), ho preparato questi Semifreddi alla Ricotta e Fichi con Miele di Castagno!
Simbolo dell’estate ormai inoltrata, il fico (Ficus carica) è uno dei frutti più dolci che la nostra terra ci regala. La sua polpa succosa riempie la bocca, in un boccone che trasuda sensualità: non a caso, fin dall’antichità questo frutto è stato visto come simbolo di abbondanza e di fecondità, come ci ricordano Adamo ed Eva, che con le foglie di fico nascondevano le loro nudità. Michelangelo, per fare un altro esempio, nel suo Peccato Originale e nella Cacciata dal Paradiso – entrambi custoditi nei Musei Vaticani – dipinge due fichi nelle mani del demone tentatore.
Le qualità dei fichi sono davvero molte: oltre ad avere proprietà lassative, diuretiche, gastroprotettive e tonificanti, questi frutti danno un notevole apporto energetico in quanto sono ricchi di zuccheri semplici, di sali minerali e di vitamine.
In cucina, i fichi stuzzicano la fantasia dei cuochi di tutta Italia, dall’antipasto fino al dolce; pochi altri frutti sono così versatili. Perfetti per accompagnare un buon prosciutto crudo stagionato toscano, essi si sposano a meraviglia anche con arrosti e formaggi stagionati. Dulcis in fundo – è proprio il caso di dirlo – i fichi sono ottimi abbinati a ricotta, noci, cioccolato o miele, nella preparazione di ottime crostate o di freschi gelati.
I fichi, quelli buoni, freschi e maturi al punto giusto, danno il meglio di loro a partire dalla seconda metà di agosto, facendo capolino tra le belle foglie verde intenso, sagomate come mani aperte. Dolcissimi e grondanti di fruttosio – lo zucchero buono della frutta – gli alberi che ci regalano questi succulenti frutti si incontrano facilmente in tutto il territorio italiano, dal Piemonte fino alla Sicilia, all’interno di uliveti o al margine di frutteti, nelle radure dei parchi e sul limitare dei boschi.
Come vi ho già anticipato, ho voluto rendere merito a questo frutto preparando dei delicati semifreddi, nei quali la bontà dei fichi nostrani si sposa con la freschissima ricotta della Garfagnana e con il profumatissimo miele di castagno della Lunigiana DOP, due prodotti di indiscussa qualità e dal profumo caratteristico delle montagne toscane, rispettivamente quelle della Lucchesia e quelle della zona di Massa Carrara. Per accompagnare questi semifreddi ho preparato inoltre dei fichi caramellati con lo stesso miele, in un continuum di sapori penetranti a cui è impossibile resistere: e ve lo dice una che col miele, forse lo ricorderete, non ci va proprio a nozze!
Credo che questa sia la ricetta perfetta per chi, come me, non si rassegna all’idea che l’autunno stia inesorabilmente arrivando: l’accostamento di questi frutti che segnano la fine dell’estate con prodotti dal sentore montano renderà più dolce questo cambio di stagione che, lo si voglia o no, è imminente… Per le vostre ultime cene in terrazza sapete che cosa proporre come dessert! 😉
- 250 g di fichi freschi
- 80 g di miele di castagno della Lunigiana DOP
- 3 albumi
- 150 ml di panna fresca
- 300 g di ricotta di mucca della Garfagnana
- 600 g di fichi
- 180 g di miele di castagno della Lunigiana DOP
- Ponete sul fuoco una pentola con acqua e portate a bollore (vi servirà per il bagnomaria).
- Lavate bene i 250 g di fichi, asciugateli, eliminate il picciolo e frullateli al mixer per pochi secondi (non dovrete ottenere una purea), quindi poneteli in un pentolino assieme agli 80 g di miele di castagno; aggiungete 40 ml di acqua fredda e cuocete a fuoco basso per circa 10 minuti.
- Versate gli albumi in un pentolino che possa andare bene per la cottura a bagnomaria e, lavorando all’interno della pentola con acqua calda, montateli con le fruste elettriche per qualche minuto; versate a filo anche la purea di fichi ancora calda e continuate a montare per un altro minuto (la lunga montatura vi consentirà di inglobare molta aria, indispensabile per la buona riuscita di un semifreddo). Lasciate raffreddare.
- Montate la panna a neve fermissima ed incorporatela delicatamente al composto di albumi e fichi; lavorate a crema la ricotta setacciata ed unite anch’essa al resto degli ingredienti con un cucchiaio di legno.
- Distribuite il composto negli stampini monoporzione e fate raffreddare in freezer per almeno 6 ore.
- Nel frattempo, preparate i fichi caramellati: lavate i 600 g di fichi, asciugateli delicatamente, eliminate il picciolo e tagliateli in 4 spicchi ciascuno, dividendo ogni spicchio a metà. In una casseruola versate 120 ml di acqua, unite i 180 g di miele di castagno e lasciate cuocere per 5 minuti a partire dall’ebollizione, dunque unite i fichi, abbassate il fuoco e lasciate andare per una decina di minuti, mescolando spesso. Lasciate raffreddare a temperatura ambiente, quindi conservate in frigo.
- Togliete i vostri semifreddi dal freezer subito prima di servirli immergendo gli stampini per pochissimi secondi in acqua calda, quindi capovolgendoli sui piattini e decorando con i fichi caramellati al miele.
Bibliografia:
L. Granello, I sapori d’Italia dalla A alla Z, 2015, Gribaudo
Camilla dice
Un dessert favoloso, mi piace tantissimo la ricotta con i fichi, con l’aggiunta poi del miele di castagno, davvero un’ottimo sapore! 😛
pixelicious dice
Grazie di cuore Camy! Miele, fichi e ricotta è davvero un trittico da leccarsi i baffi 😉