Ieri sera sono stata a cena con Luca e con i miei al ristorante giapponese Oh Sushi, a Sesto Fiorentino. Il ristorante si trova al piano superiore del centro commerciale Ipercoop, ma questo non deve trarvi in inganno: la cucina è ottima ed il pesce è freschissimo!! La particolarità di questo posto è che c’è la possibilità di mangiare non solo seduti ad un tavolo, ma anche intorno al bancone: dalla cucina vengono “sfornati” piccoli piattini di manicaretti giapponesi che vengono poi posti su un nastro scorrevole; chi è seduto al bancone si vede passare sotto gli occhi tutti i piatti sul rullo e sceglie quelli che più lo ispirano. Una possibilità, questa, che non ho mai trovato in nessun altro ristorante nipponico in Italia (anche se ne ho girati solo quattro o cinque… ), ma solo allo “Yo Sushi” al Gatwick Airport di Londra! Ovviamente, c’è di positivo che si possono scegliere i piatti in base al gusto personale, “all’occhio” per intenderci… mi è capitato di mangiare cose (tipo l’anguilla!) che sulla carta non avrei mai scelto! Tuttavia va detto che, soprattutto ai più inesperti, può capitare di alzarsi da tavola senza sapere davvero che cosa si è mangiato, dal momento che non esiste quasi un menu! Inoltre, il costo del cibo varia in base al colore del piatto sul quale è posto (ci sono cinque diversi colori e si va dai 2,00 euro ai 5,00 euro), ma per sfamarsi del tutto alla fine si arriva a spendere un bel po’… Io non sono mai riuscita a star sotto la soglia dei 40 euro (per questo ci vado spesso con i miei 🙂 )!!
(foto da http://www.coopfirenze.it/info/art_2614.htm)
La scelta del cibo verte soprattutto intorno al sushi. Si distingue di solito tra Maki-Sushi e Nighiri-Sushi. Il primo è un involtino di alga marina (Nori) con all’interno riso, pesce crudo o cotto e/o verdure. Il secondo, invece, è un semplice bocconcino di riso ricoperto soltanto da filetti di pesce, crudo o cotto. La varietà del sushi nasce dalla scelta dei condimenti, delle guarnizioni, dei ripieni e dal modo in cui essi vengono combinati. Gli stessi ingredienti, infatti, possono essere assemblati in maniere completamente differenti per ottenere effetti diversi. Gli ingredienti comunemente usati sono tonno, salmone, aringa, anguilla, surimi, polpo, gamberi, capesante, uova di salmone e di lompo. Il pesce considerato di miglior qualità è detto Toro, un taglio grasso e marmorizzato di tonno. Tra le verdure, le più usate per comporre del sushi sono il cetriolo, l’avocado e, più raramente, l’ananas. Il sushi si gusta intinto con Salsa di Soia e Wasabi (una salsa verde di rafano dal sapore pungente, che di solito si diluisce in piccole quantità nella salsa di soia).
Ma i piatti base della cucina giapponese non sono solo quelli che vertono intorno al sushi…
Cercando di ricordare i mille piattini che abbiamo assaggiato, ecco più o meno che cosa abbiamo preso ieri sera:
– Tekka Maki (Maki-Sushi con tonno crudo);
– Sake Maki (Maki-Sushi con salmone crudo);
– Ebi Maki (Maki-Sushi con code di gambero cotto);
– Avogado Maki (Maki-Sushi con avocado);
– Kappa Maki (Maki-Sushi con cetriolo);
– Amaebi Sushi (Nighiri-Sushi con gambero crudo);
– Ebi Sushi (Nighiri-Sushi con gambero cotto);
– Anago Sushi (Nighiri-Sushi con anguilla alla piastra);
– Maguro Sushi (Nighiri-Sushi con tonno crudo);
– Sake Sushi (Nighiri-Sushi con salmone crudo);
– Ika Sushi (Nighiri-Sushi con calamaro e uova di salmone, dette Ikura);
– Tako Sushi (Nighiri-Sushi con polpo);
– Hotategai Sushi (Nighiri-Sushi con polpa di capesante e Ikura);
– Futomaki (Maki-Sushi più largo con diversi ingredienti, scelti in modo da completarsi a vicenda come gusto e come colori, tipo tonno crudo, gambero cotto, avocado e ananas);
– Sake Temaki (cono di Nori con riso e salmone crudo sotto forma di tartara, detto Tarta Sake);
– Negitoro Temaki (cono di Nori con riso e tonno crudo sotto forma di tartara, detto Tarta Maguro);
– Uramaki (Sushi-Maki che, a differenza degli altri, ha il riso all’esterno e il Nori all’interno, a circondare il ripieno -spesso misto come nel Futomaki-. Lo strato di riso esterno viene spesso guarnito con un altro ingrediente, come uova di lompo o semi di sesamo tostati);
– Inarizushi (una piccola tasca o cavità fatta con il Nori, spesso riempita con Ikura, con Tarta Sake o Tarta Maguro);
– Miso Shiro (zuppa a base di Miso, un derivato della soia, arricchita con verdure);
– Sashimi Sake (semplice filetto di salmone crudo freschissimo);
– Sashimi Maguro (semplice filetto di tonno crudo freschissimo);
– Tempura di gamberi (gamberi impastellati e fritti);
– Tempura mista (pesce e verdure impastellati separatamente e fritti).
La qualità del pesce da Oh Sushi è senz’altro ottima, ma i prezzi sono un po’ alti considerato il fatto che il servizio è minimo (i camerieri servono praticamente solo le bevande e i cibi cotti, che non scorrono sul rullo ma vanno ordinati): meglio andarci quando non si ha troppa fame! Un’ultima cosa: il biglietto da visita è il più carino che io abbia mai visto, a forma di omino giapponese ciccione, probabilmente un lottatore di sumo…!
buono il sushi eh!!!! bel post!
boia se ne mangiata di roba 🙂
😀 troppo carino il biglietto da visita!Carino il sistema di scelta..perchè anche io sono una che ‘mangia con gli occhi’ 😉
sisi niente da dire i ristoranti giapponesi sono per me una scopertona!
troppo buono tutto! 🙂
Ora che i miei tre unici lettori hanno visto il mio post, posso ringraziarli tutti “in massa” per i loro commenti…
Grazie a tutti, fedeli mangiatori di sushi!!!!! 🙂
IN ITALIA SI VENDE TONNO DETERIORATO PER TONNO FRESCO,
E voi ve lo mangiate crudo. Certo, questo vale per molti prodotti. Ma in particolare per il tonno.Quasi tutto il tonno consumato nei ristoranti, oppure acquistato sui banchi delle pescherie è importato da paesi terzi e principalmente da : Maldive, Sri Lanka,Yemen e Oman.Il tonno arriva sui banchi delle pescherie con già 5-7 giorni di vita (talvolta 8-9 giorni).In una settimana le caratteristiche organolettiche del prodotto si modificano, in modo sostanziale :
– Batteri : aumento della carica batterica
– Istamina : enorme aumento dell’istamina
– Colore : ossidazione e dunque il tonno assume una colorazione marrone.
In sostanza viene venduto per “fresco” un prodotto già deteriorato, questa situazione assume inoltre particolare rilevanza quando lo stesso viene servito crudo (!!) o parzialmente cotto.
PERCHE’ SI IMPORTA TONNO FRESCO ?
Perchè costa poco e perchè permette dei margini di profitto più alti per gli intermediari coinvolti. E questo a scapito della salute dei consumatori. Inoltre il trasporto del tonno via aerea contribuisce in modo importante all ‘inquinamento dovuto a combustibile e maggiore impiego di imballi.
MILIONI DI GIAPPONESI NON SI POSSONO SBAGLIARE !
La maggior parte del tonno consumato in Giappone è SuperFrozen, il SuperFrozen è un tonno classificato, lavorato e surgelato sino a -71°C direttamente sulla nave e sino al punto Eutettico. Da quel momento viene costantemente mantenuto a -55/-60°C, cioè IBERNATO. A questa temperatura, il tonno mantiene le sue caratteristiche naturali, una volta decongelato ritorna ad essere
– naturalmente rosso
– naturalmente sano
– qualità costante
Tale tecnologia implica lo stoccaggio in speciali celle in grado di mantenere tali temperature lungo la catena di distribuzione.
Il tonno SuperFrozen viene venduto in Giappone, Canada, USA ed, ora, grazie ad un’azienda europea anche qui in Italia.
Il tonno SuperFrozen non deve essere decongelato come un normale prodotto, bensì ci sono delle semplici procedure da seguire così riassumibili :
– lavaggio del pezzo di tonno da utilizzare
– immersione in acqua calda e sale
– a riposo in frigorifero per un’ora
Qualità costante 12 mesi all’anno, un prodotto sicuro ed inoltre bellissimo da vedere. SuperFrozen è la migliore soluzione.
LA PRIMA CELLA A -60 ANCHE IN ITALIA !
TheMtm TW azienda leader specializzata nel mercato del tonno ha installato la prima cella in Italia per lo stoccaggio del tonno SuperFrozen a -60°C. Un tonno dalle qualità superiori al fresco perchè rapidamente surgelato sino a -70°C e costantemente mantenuto ad una temperatura di -55/-60°C ! Ti consigliamo di leggere l’articolo a questo indirizzo
http://www.themtm.biz/index.php?sec=news&subsec=news_detail&id_news=56
Sicuri di voler mangiare ancora tonno “fresco” ?
Buona fortuna…
Intanto gradirei che tu ti presentassi… questo non è il commento al post di un blog, la tua è pubblicità. E allora non è è me che devi dire certe cose… semmai contatta i ristoranti, o che so io… No?
ps. Non so se i ristoranti in cui sono stata io già adottano il tonno SuperFrozen a te tanto caro… ma fidati che io il tonno marrone non l’ho mai mangiato!!