Eccoci di nuovo a parlare di ristoranti etnici, eccoci di nuovo a parlare di ristoranti giapponesi. Questo qui è il Ristorante Giapponese Nagoya, un sushi bar aperto da poco, a Prato, in una zona che non è il massimo (praticamente siamo in mezzo alle fabbriche), ma è pratica in quanto facilmente raggiungibile dall’autostrada, così come dalle maggiori strade di Prato e dintorni. Il ristorante è ben curato: l’ambiente è luminoso, pulito, giovane e dinamico, grazie anche al contrasto di colori chiari e scuri creato dall’arredamento. L’ambiente è abbastanza ampio: si può mangiare al banco o comodamente seduti; ci sono anche tre o quattro tavoli “incastonati” nel pavimento: l’illusione è che chi vi siede sia in ginocchio, ma in realtà c’è una buca per le gambe.
Il personale è cortese e disponibile, ma (c’è un ma -e molti storceranno il naso-) non sono giapponesi: sono tutti cinesi!!! Cinesi puliti, cinesi ben curati, ma cinesi. Di conseguenza il cibo, pur essendo molto buono, ha inevitabilmente l’impronta della cucina cinese, almeno per quanto riguarda i piatti caldi. Ma forse è proprio questa la forza di questo locale, almeno per me, dal momento che abbiamo assaggiato molti di questi piatti caldi, appena cucinati. Eh sì, perché al Nagoya hanno avuto l’idea, a parer mio brillantissima, di organizzare un buffet ogni lunedì sera: con 20 euro a testa si mangia in quantità, con una bevuta piccola compresa. Quindi abbiamo avuto l’occasione di magiare non solo sushi, sashimi e maki (peraltro discreti), ma anche degli ottimi ravioli al vapore (anche nella versione marinara, con un gamberone come ripieno), gustose insalatine di verdure e surimi, degli ottimi spaghetti saltati con verdure (così come il riso) e dei fantastici gamberi alla piastra (avevano un gusto ottimo!). Per chi non ama il pesce c’erano anche diversi tipi di carne, cucinata con le salse più svariate (io preferisco non mangiare carne in questi locali); c’erano inoltre crocchette di patate e polpettine varie, che stavolta per curiosità ho provato, ma che non riprenderò mai, se dovessi ritornarci: niente di che, servono solo per riempirti lo stomaco!! Inoltre, tutto è cucinato davanti ai nostri occhi: chi fa saltare il riso, chi arrotola il sushi… è tutto perfettamente visibile. Ed ogni qualvolta una nuova pietanza viene sfornata, essa va a sostituire il vassoio semivuoto del buffet.
Insomma, una cena giapponese appesantita dal tocco della Cina, ma comunque pur sempre una buona cena, visto anche il prezzo davvero irrisorio in rapporto alla quantità di cibo che abbiamo mangiato! L’idea è davvero buona (non ho mai visto un locale così pieno di lunedì sera!), speriamo che possa durare. I presupposti, comunque, ci sono!
Federini dice
La domenica sera propongono un aperitivo a buffet molto ricco e ben assortito. 8,80 € la prima consumazione drink obbligatoria, 3,50 € le successive, da non perdere!