Lo so, il Carnevale è finito proprio ieri, ma io pubblico oggi, che ci volete fare 😛
Nel periodo di Carnevale, a casa mia è tradizione preparare le Frittelle di Berlingaccio, i cenci invece si comprano… E ahimè, neanche nel preziosissimo ricettario della Nonna Lilia ve n’è traccia, segno che, nella tradizione della mia famiglia, non era tanto importante cucinarli, i cenci, quanto mangiarli. Ricordo però, da bambina, un’amica della nonna, si chiamava Lilia anche lei, che ogni anno in questo periodo li preparava, credo ne sfornasse a quintalate, e ce li portava ancora caldi… Erano morbidi però i suoi, ed io, ammetto, li odiavo 😈
Quindi, il mio tentativo qui è duplice: non solo preparare I Cenci di Carnevale per la prima volta, ma anche riuscire a farli uscire croccanti e non morbidoni… E direi che sì, la prova è riuscita dai, non sono finissimi ma, giuro, son friabili e fanno croc 🙂
Ah, per la cronaca: in Toscana son “cenci”, ma questi dolcetti carnevaleschi sono conosciuti in tutta Italia coi nomi più disparati: chi li chiama “chiacchiere”, chi “frappe”, chi “bugie”, chi “crostoli”, chi “galani”… Ma sono sempre loro, inconfondibili!
INGREDIENTI (per circa 50 cenci)
1 uovo + 1 tuorlo
90 gr. di zucchero (io uso 70 gr. di fruttosio)
1 pizzico di sale
1 limone (scorza)
1 bicchierino di vin santo
50 gr. di burro
240 gr. di farina 00
olio di semi
zucchero a velo (io uso il fruttosio a velo)
PREPARAZIONE
Impastate tutti gli ingredienti mescolando prima l’uovo ed il tuorlo con lo zucchero, quindi unitevi il sale, la scorza di limone, il vin santo ed il burro precedentemente fuso. A questo punto unite la farina mescolando bene con un cucchiaio di legno fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo, sodo ma non eccessivamente duro. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e lasciatela riposare in frigo per mezz’ora.
Trascorso il tempo di riposo della pasta, stendetela su di un piano infarinato il più fine possibile (circa 3 mm), quindi tagliatela a striscioline (io utilizzo la rotella dentata) larghe circa 3 cm e lunghe circa 8 cm ciascuna, praticando anche il classico taglio al centro.
Scaldate l’olio in padella, quindi friggete i cenci fino a completa doratura; poneteli su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso, quindi spolverizzate con lo zucchero a velo.
Ah: gustateli con un bicchierino di vin santo buono, che è la morte loro… 😉
Oggi, spazio di nuovo alla musica: si va sul soft e sul vecchiotto, ma credo che molti di voi apprezzeranno la versione originale di Killing Me Softly di Roberta Flack… Buon ascolto!
Buoni giusto non me li hai fatti sentire con il vin santo 🙂
eheheh amore ma te li sei mangiati per colazione te!! il vin santo forse non sarebbe stato il caso di offrirtelo prima di partire x Milano 😛
I cenci, le chiacchiere, le frappe o qualunque altro modo ho sentito chiamare questo dolce di carnevale, sono la mia passione di questo periodo.
Si badi bene la passione riguarda mangiarli non farli………..
Dalle foto sembrano veramente ottimi….complimenti.
Ogni cosa ti riesce veramente bene e non credo sia la bravura di chi fa la foto, ma proprio la bellezza del prodotto che tiri sempre fuori.
😉
Grazie Sergio, davvero…. Dai, anche la foto decente aiuta, ammettilo… Ma i complimenti, lo sai, fanno sempre piacere, quindi me li prendo e ti ringrazio tanto 🙂
Anch’io amo i cenci… Ma anche le frittelline di Carnevale mi fanno impazzire! 😛
ps. non ti dico di provare a farli… 😀
Da noi si chiamano frappe, ma come le chiami le chiami a me piacciono sempre!:D
Le tue sono belle croccanti come piacciono a me ^_^
Eheheh anche a me 😀
Sì mi son venute croccanti, non bassissime (ho fatto a mano col mattarello!!) ma… Per essere il primo tentativo non è andata affatto male 😉