Avevo detto basta con la frittura, ma è stato più forte di me. Ospiti inattesi, del lievito di birra da finire e… Una voglia irrefrenabile di pasta fritta (lo so, ultimamente molte cose le giustifico così, ma concedetemelo, su 😛 ). Oggi quindi ci avviciniamo al fine settimana con una ricetta tutta toscana: le Ficattole! E se non sapete cosa sono, adesso vi spiego tutto 😉
Ficattole, donzelle, zonzelle… Ne avete mai sentito parlare? Nel pratese e nel fiorentino, sono questi i nomi più diffusi per parlare di quella che altrove (come qui a Lucca, ad esempio) è definita semplicemente come “pasta fritta”. Forse il nome coccoli vi risulta più noto? In ogni caso beh, avrete senz’altro capito: si tratta di pasta di pane cresciuta, fatta a pezzi e poi fritta in olio bollente.
In certe zone la pasta viene leggermente stesa e poi tagliata in losanghe, altrove invece si staccano pezzi irregolari e si friggono così come sono. Io ho seguito il secondo metodo, memore di quando, da piccola, partecipavo alla sagra della ficattola a Malmantile, paesino nel fiorentino da cui proviene mio padre: mio nonno paterno era infatti tra i volontari che si occupavano dell’organizzazione della sagra e, anche se lui non cucinava, io di ficattole ne ho mangiate in quantità industriali!
La pasta non viene salata e proprio per questo, una volta fritte, le ficattole si prestano ad una doppia funzione: se zuccherate, sono un dolcetto da fine pasto che si accompagna col Vin Santo; se salate, sono ottime come sostituto del pane per accompagnare un classico antipasto all’italiana a base, principalmente, di prosciutto crudo e stracchino fresco. E’ quasi superfluo dirvi che io ho optato per la seconda scelta, non solo seguendo il mio gusto personale ma anche basandomi sui miei ricordi: ammetto, che fossero coccoli, zonzelle o ficattole, io le ho sempre mangiate salate!
- 240 ml di acqua tiepida
- 18 g di lievito di birra fresco
- ½ cucchiaino di fruttosio (o zucchero)
- 400 g di farina 00
- 1 pizzico di sale + quello per la copertura
- 1 cucchiaino d’olio extravergine di oliva
- olio di semi di arachide per friggere
- Versate metà dell’acqua tiepida in un contenitore in plastica e scioglietevi il lievito di birra assieme al fruttosio (o zucchero). Disponete la farina a fontana sulla spianatoia, spolverizzate con il sale la parte più esterna e versate al centro il lievito sciolto nell’acqua. Lavorate l’impasto con le mani raccogliendo la farina dall’esterno verso l’interno ed unendo a poco a poco l’acqua rimasta. Aggiungete infine l’olio e lavorate ancora il composto fino a che non sarà morbido e si staccherà dalle mani. Formate una palla, incidetevi una croce sulla superficie, ponetela in una ciotola coperta con un canovaccio e lasciate lievitare nel forno spento per almeno 2 ore.
- Trascorso questo tempo, portate a bollore l’olio per la frittura e, quando avrà raggiunto la giusta temperatura, friggetevi dei pezzetti di pasta grandi come noci che andrete a staccare via via dall’impasto (considerate che la pasta cresce di volume durante la frittura!). Quando le ficattole saranno ben dorate ponetele su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso e cospargete con abbondante sale.
- Servite le ficattole con stracchino fresco e prosciutto crudo toscano stagionato.
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