Una nuova ricetta, extra Natale e stranamente di sabato, per ricordare una persona cara che se n’è andata pochi giorni fa… Focaccia di Mais con Scalogni, Olive Taggiasche e Rosmarino, da preparare se, come nel mio caso, avete poco tempo e un po’ di avanzi nel frigo… Ma anche solamente se l’idea vi piace 🙂
Martedì 6 settembre 2016. Cena condominiale a casa di Anna, la dirimpettaia. Il giorno dopo saremmo partiti per Parigi, con sveglia alle 4. Ero incinta di Marta, ma non lo sapevo ancora. Avevamo già declinato l’invito proprio per la levataccia che ci aspettava, ma Anna aveva così tanto insistito… “Ognuno porta qualcosa, poca roba”. Alla fine avevamo ceduto: “ci penso io”, avevo detto a Luca. E così, con il nulla che avevo in casa in vista della partenza, avevo preparato questa focaccia, misera per le 20 e passa persone che eravamo, ma tant’è. Oltre a questa portai anche uno scampolo di salame, già tagliato a fettine per rendere il quantitativo un pelo meno triste. Non c’entra niente, ma lo mangiai di gusto e Marta, che all’epoca probabilmente era lunga meno di 1 cm, deve aver sicuramente apprezzato.
La focaccia piacque tantissimo, e ricordo che dentro di me pensai “menomale allora che l’ho fotografata, almeno metto la ricetta sul blog!”. In realtà, poi, non l’ho mai fatto. Non so perché, ma questa ricetta è sempre rimasta lì nell’archivio, assieme ad altre mille preparate, fotografate ma mai pubblicate.
Adesso, però, ha un senso. Adesso tu, Anna, non ci sei più, e quando entro ed esco di casa e guardo il tuo portone, il magone mi assale. Non riesco a crederci ancora, mi dico che non è vero, che adesso aprirai la porta, come facevi ogni cacchio di volta che io entravo ed uscivo, appena sentivi il suono delle chiavi nella toppa o la porta che sbatteva, per chiedermi di Marta, o per dirmi che la Gaia non si era ancora fatta vedere per la sua dose giornaliera di coccole, o per chiedermi un uovo, della farina, un po’ di latte, o le sigarette. E quando la Gaia la sera tarda a rientrare e mi affaccio al terrazzo chiamandola, mi aspetto sempre che da un momento all’altro spunti tu, come facevi ogni volta: “chiamavi Gaia o chiamavi Anna?”.
Ho provato a spiegare alla Gaia che non ci sei più, ma non sembra avere capito: salta sul cornicione del tuo terrazzo e poi scivola dentro, attendendo invano che la finestra si apra. E’ triste e chiede a me doppia razione di coccole. So bene che gran parte delle fusa che fa a me, in realtà sarebbero per te.
Avrei voluto avere più tempo. Avrei dovuto donarti più del mio tempo, ma ultimamente non sono riuscita a donarlo neanche a me stessa, e lo so che non è una giustificazione plausibile ma sono convinta che capirai, perché sai meglio di me quanta energia assorbano i bimbi.
E visto che non ti ho chiesto mai la ricetta del tuo famoso risotto ai gamberi, il must delle tue cene della Vigilia di Natale – noi sempre soli, ché nelle nostre famiglie non usa festeggiarla, e di là da te sempre il finimondo! – ripiego con la ricetta di questa focaccia, che non sarà la stessa cosa, perché non è una tua ricetta, ma mi ricorda te.
Voglio pensarti non come ti ho vista l’ultima volta, stesa in quella bara, ma com’eri prima di questi ultimi due mesi, prima che il tumore ti lasciasse solo pelle e ossa portandoti via anche l’anima, il sorriso, la voglia di chiacchierare ed infine la forza di respirare. Ciao Anna. E tante fusa dalla “tua” (tanto quanto mia) Gaia.
- 15 g di lievito di birra fresco
- 100 ml di acqua tiepida
- 150 g di farina di mais tipo fioretto
- 180 g di farina 0
- 5 g di sale
- 3 cucchiai di olio extravergine di oliva + quello per la superficie
- 100 g di scalogni (3)
- 50 g di olive taggiasche (peso già snocciolate)
- 1 mazzetto di rosmarino
- olio extravergine di oliva
- origano essiccato
- sale
- Sciogliete il lievito di birra nell’acqua tiepida all’interno di un bicchiere di plastica.
- Setacciate le due farine con il sale, amalgamatevi l’olio, dunque versate il lievito sciolto in acqua ed impastate con le mani per una decina di minuti, sbattendolo ripetutamente su di una spianatoia.
- Formate una palla, ungetela leggermente e disponetela in una ciotola. Copritela con un canovaccio e lasciate lievitare in un luogo tiepido per circa 2 ore.
- Trascorso questo tempo riprendete l’impasto, lavoratelo di nuovo per sgonfiarlo e stendetelo con le mani in una teglia unta con un filo d’olio; versate un filo d’olio anche sulla superficie e lasciate lievitare, coperto con un panno, ancora per 30 minuti.
- Nel frattempo affettate gli scalogni a rondelle e lavate ed asciugate gli aghetti di rosmarino.
- Trascorsa la mezz’ora distribuite sulla focaccia gli scalogni e le olive, decorate col rosmarino e con un pizzico di origano e salate leggermente; cuocete nel forno già caldo a 220° C per circa 20 minuti. Lasciate intiepidire, dunque affettate e servite.
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