Kunafa, Torta Araba di Pasta Kataifi con Crema al Latte, Pistacchi e Sciroppo all’Acqua di Rose
Vi avevo promesso una seconda ricetta con la mia Acqua di Rose Alimentare, ed eccola qui: vi presento la Kunafa, Torta Araba di Pasta Kataifi con Crema al Latte, Pistacchi e Sciroppo all’Acqua di Rose!
Viene male parlare di pasticceria proprio oggi, dopo che ieri ho assistito a ben tre cooking show del Maestro Iginio Massari presso l’Hotel 500 a Firenze (evento organizzato dal Molino Dallagiovanna, che ringrazio ancora dell’invito!). Ma ci provo lo stesso 😛 Quello che vi propongo oggi è un dolce arabo tipico, pare, dell’Egitto e della Palestina, ma si trova in molti paesi arabi con piccole varianti.
In arabo, con il termine “kunafa” (o “kunafah”, “knafeh” o ancora “kanafeh”) ci si riferisce non solo alla torta ma alla pasta stessa utilizzata per confezionarla, la pasta kataifi, che altro non è che pasta phyllo tagliata in fili sottilissimi. Tra l’altro, ho scoperto che esiste anche una versione di questo dolce che prevede il cous cous al posto della pasta kataifi: ho la ricetta in un librino di ricette africane e prima o poi preparerò anche quella versione, che ha comunque delle piccole differenze.
Come potete immaginare, in ogni caso, le varianti di questo dolce si sprecano, arrivando fino nei Balcani (la celebre baklava greca non è poi molto differente); la crema interna può essere a base di latte o formaggio tipo mozzarella, l’importante è che non si usino le uova. Costanti sono la frutta secca (di solito noci o pistacchi) e lo sciroppo che si versa sulla torta dopo la cottura. Ne ho lette diverse in rete e anche stavolta, come nel caso dei Malabi (i budini arabi) è finita che mi sono affidata principalmente alla versione dell’Araba Felice (da Cookaround), pur diminuendo le dosi in proporzione al mio stampo (tutte le ricette che ho letto si riferivano a teglie tipo da pizza!).
Si dice che questo dolce si prepari durante il periodo del Ramadan: le persone di fede islamica, infatti, in questo periodo non mangiano durante il giorno; mangiando questo dolce prima dell’alba, però, possono resistere l’intera giornata digiunando.
- 5 rose rosse o rosa
- acqua distillata
- 150 g di acqua
- 150 g di fruttosio (o 300 g di zucchero)
- ¼ di limone (succo)
- 2 cucchiai di acqua di rose
- 100 g di burro + quello per lo stampo
- 250 g di pasta kataifi
- 300 ml di latte intero
- 40 g di maizena
- 25 g di fruttosio (o 30 g di zucchero)
- 50 ml di panna fresca
- 60 g di granella di pistacchi
- Innanzitutto, preparate l’acqua di rose: procuratevi 5 rose non trattate (se volete che il colore dello sciroppo sia bello acceso, serviranno rose rosse o rosa acceso), staccate delicatamente i petali uno ad uno eliminando quelli rovinati e la parte bianca in fondo e lavateli accuratamente con acqua corrente. Ponete i petali in una casseruola larga e bassa, coprite a filo con l’acqua distillata versandola lentamente e portate ad ebollizione; spengete non appena si formeranno le prime bollicine, prima che inizi il bollore vero e proprio, quindi coprite con il coperchio e lasciate in infusione per circa un’ora, quando noterete che i petali avranno perso il loro colore. A questo punto filtrate l’acqua con un colino a maglie fini rivestito con una garza, spremendo leggermente gli avanzi dei petali, e conservate l’acqua di rose in frigo in vasetti di vetro sterilizzati, con chiusura ermetica, per 4-5 giorni.
- Per il dolce, iniziate preparando lo sciroppo: in un pentolino versate l’acqua, il fruttosio (o zucchero) ed il succo di limone; portate a bollore, cuocete per circa 5 minuti, fino a che non diventerà denso, dunque spegnete il fuoco, unite l’acqua di rose mescolando bene e lasciate raffreddare totalmente.
- Fondete il burro in un pentolino e tenete da parte. Sminuzzate grossolanamente al coltello la pasta kataifi, quindi ponetela in una ciotola, versatevi il burro fuso ed amalgamate bene il composto.
- Versate il latte in una casseruola, scioglietevi la maizena ed unite il fruttosio (o zucchero). Portate sul fuoco e cuocete dolcemente mescolando senza interruzioni con la frusta manuale, fino a che il composto non si inspessirà formando una crema densa; spegnete il fuoco e lasciate intiepidire, quindi amalgamatevi la panna liquida.
- Preriscaldate il forno a 190° C. Imburrate lo stampo, adagiatevi metà della pasta kataifi e pressate con le dita formando uno strato compatto. Versate su questo strato la crema livellandola bene, quindi coprite con la restante kataifi senza premere, ma cercando di coprire completamente la crema. Cuocete per 35 minuti.
- Non appena la torta sarà pronta sfornatela e versatevi subito lo sciroppo preparato. Decorate con la granella di pistacchi e lasciate raffreddare del tutto a temperatura ambiente, quindi sformate, affettate e servite. Conservate in frigo.
Mile dice
Ci credo che non mangiano poi x tutta la giornata! Però secondo me ne vale la pena. Bello scoprire le tradizioni culinarie di altri paesi. Ciao Sara, bacio!
pixelicious dice
Eheheh un paio di fette di questo dolce all’alba, e arrivi tranquilla fino a sera 😀 Anche a me piace tanto guardare fuori dai nostri confini alle volte… E’ sempre una piacevole scoperta! Un bacio grande a te Mile!