L’estate è volata come al solito e, terminato lo stop estivo, è di nuovo tempo di MTC! Eravamo rimasti alla pizza di Antonietta, che è stata conquistata dalla versione di Annarita… Suo, quindi, l’onere e l’onore di decidere la ricetta della sfida MTC numero 59!
Ci aspettavamo gli gnocchi? Beh, forse sì. Annarita però è stata una tomba e non ha fatto trapelare niente fino a pochi giorni fa, neanche quando alla Corte Reale di Firenze, complice una degustazione piuttosto alcolica, avrebbe potuto forse sbottonarsi… Ma son stata brava anch’io a non insistere più di tanto: magari la culacchiona avrebbe potuto spazientirsi e lasciarmi a piedi 😛
E insomma, gnocchi siano. Abbiamo tre opzioni: classici di patate, con patate ma impastati con farine “diverse”, e ripieni. La mia proposta è del primo tipo, molto classica e piuttosto autunnale, ché ormai mi sono rassegnata ed ho definitivamente abbandonato il mio amato mood estivo per dedicarmi ai frutti che questa bigia stagione ci offre e che sono la sola cosa che non mi fa intristire del tutto da qui a dicembre 😛 Ecco qui i miei Gnocchi di Patate al Pepolino con Porcini e Fonduta di Taleggio!
La sfida non è difficile, ho preparato spesso gli gnocchi ma, ammetto, non li avevo mai rigati. E volevo farlo bene. Anche stavolta, mi sono trovata ad essere di corsa: il 5 settembre abbiamo scoperto il tema della sfida e dopo neanche 48 ore io sarei stata a passeggio a Montmartre. Ok, anche stavolta mi ci metterò al ritorno, mi son detta, esattamente come a giugno. Ma la mia previdenza mi ha fatto pensare che forse un rigagnocchi mi avrebbe aiutato (ebbene sì, 9 anni di blog e nessun rigagnocchi in casa! :O ) ed ecco che lo shopping on line è venuto in mio soccorso!
Sul volo di ritorno da Parigi, blocchetto e penna alla mano, ho buttato giù qualche idea e il giorno successivo mi sono messa all’opera. Il rigagnocchi, bello imballato, mi attendeva pronto per compiere il suo dovere… E l’ha fatto molto bene senza deludermi!
Per la preparazione degli gnocchi ho seguito la ricetta di Annarita e devo dire che l’ho trovata perfetta. Ho sempre lessato le patate in acqua e ho deciso di fare così anche stavolta, nonostante lei proponga anche altre opzioni per la loro cottura, e sono rimasta contenta: ho avuto bisogno davvero di poca farina ed ho ottenuto degli gnocchi della giusta morbidezza! Le patate vanno lavorate da calde: portate pazienza e resistete al “dolore”, ché il risultato ne guadagnerà!
Come dicevo, ho optato per un condimento autunnale. Semplice, banale, ma sicuramente gustoso: porcini e taleggio. Il tocco che ho dato è stato quello di inserire nell’impasto degli gnocchi il pepolino, un’erba aromatica che con i funghi si sposa alla perfezione. Forse in pochi lo conoscono con questo nome: Annarita sicuramente lo ha più noto con il termine peporino, ché qui nella Lucchesia è così che lo chiamano; la mia nonna paterna di Malmantile (Firenze) ci ha sempre messo la “L” invece. Ma insomma, che cos’è? Beh, trattasi banalmente di timo 😀 Se c’è una cosa che non manca nel nostro piccolo orticello sono le erbe aromatiche, quindi sfruttiamole!
- 320 g di patate di montagna, a pasta bianca (peso con la buccia)
- 2 rametti di pepolino (timo)
- 80 g di farina 00
- sale
- 300 gr. di porcini, se possibile freschi (5 medi)*
- 2 spicchi d’aglio
- 3-4 rametti di pepolino
- ½ bicchiere di vino bianco
- olio extravergine di oliva
- sale
- pepe
- nocciole in granella
- 70 g di Taleggio
- 5 g di burro
- 25 ml di panna fresca
- Scegliete patate della stessa dimensione in modo da avere una cottura uniforme. Ponetele ancora con la buccia in una pentola con acqua fredda leggermente salata e lasciate cuocere per circa 30 minuti a partire dall’ebollizione.
- Mentre le patate cuociono, preparate il sugo: pulite i funghi porcini eliminando la parte finale del gambo ed i residui di terra con uno spazzolino (eventualmente usate un panno umido, ma non passateli sotto l’acqua corrente), quindi tagliate i gambi a cubetti e le cappelle a fettine. In una padella capiente scaldate l’olio insieme con gli spicchi d’aglio e quasi tutto il pepolino (lasciate i rametti interi), salate e lasciate rosolare qualche minuto, quindi unite anche i porcini e, dopo poco, incorporate il vino bianco. Alzate il fuoco e continuate a cuocere fino a che il vino non sarà evaporato (non lasciate però che il sugo si ritiri troppo); eliminate l’aglio ed i rametti di pepolino, aggiustate di sale e pepe tenete in caldo.
- Quando le patate saranno morbide (fate la prova con una forchetta) scolatele, sbucciatele ancora calde e passatele subito allo schiacciapatate, facendole cadere direttamente sul piano di lavoro. Unite un pizzico di sale, le foglioline di pepolino ben tritate con la mezzaluna e la farina, poca alla volta, impastando il minimo indispensabile.
- Con le mani formate un panetto di forma rettangolare dal quale ritaglierete striscioline di impasto; formate da ogni striscia dei filoncini ruotandoli con le mani (del diametro di circa 1,5 cm) e da ognuno di essi ritagliate degli gnocchi di circa 2 cm.
- Passate ogni gnocco sull’apposito rigagnocchi dal basso verso l’alto esercitando una leggera pressione col dito, in modo da creare il caratteristico incavo; ponete gli gnocchi su di un vassoio leggermente infarinato, ben distanziati tra di loro.
- Mentre l’acqua per la cottura degli gnocchi raggiungerà il bollore, preparate la fonduta: riducete a cubetti piccoli il taleggio e fatelo sciogliere assieme al burro in una casseruola; mentre il formaggio fonde versate a filo la panna e mescolate ininterrottamente con un cucchiaio di legno fino ad ottenere una crema morbida. Dividetela subito nei piatti, creando un leggero strato sul fondo di ognuno, e lasciate che si addensi leggermente.
- Cuocete gli gnocchi appena preparati nell’acqua salata, scolateli non appena salgono a galla e fateli saltare un minuto nella padella con il sugo.
- Impiattate gli gnocchi ai porcini adagiandoli sulla fonduta e guarnite con le foglioline di pepolino fresco rimaste e con la granella di nocciole.
Con questa ricetta partecipo alla Sfida MTC numero 59: gli Gnocchi! (ps. non è bellissimo il nuovo banner? 😀 )
Cristina Galliti dice
Idem per il riga gnocchi, idem per prendere appunti in viaggio! Gnocchi perfetti, condimento idem 🙂
pixelicious dice
Eheheh l’avevo letto Cri del rigagnocchi nel tuo post, è vero! Le girellone devono ottimizzare il tempo, no? 😉 Grazie di cuore <3
Cristina Tiddia dice
Bravissima come sempre! i tuoi gnocchi sono perfetti!!!
pixelicious dice
Santo rigagnocchi Cristina! Ma penso sia merito anche delle buone patate che ho usato e della ricetta di Annarita che era davvero perfetta! Grazie mille cara :*
Elena dice
Come sempre mi stai prendendo per la gola con questa gustosa ricetta…
Verrebbe voglia di mangiare gli gnocchi dalla foto, tanto gli hai immortalati perfettamente …sembrano quasi in rilievo ! Complimenti Sara !
pixelicious dice
Mamy,,. che dirti? Grazie di cuore! Ora che ho imparato a rigarli e che vengono ancora più buoni, li faccio assaggiare anche a voi!! Baci baci
lisa fregosi dice
Da mangiare con gli occhi e da provare al più presto a rifarli!
pixelicious dice
Grazie mille Lisa! 😀 😀
Annarita Rossi dice
Cominciamo subito col dire che MAI ti avrei lasciato a piedi e che reggo bene l’alcool anche se a Firenze non sembrava proprio (bella serata, mi sono proprio divertita). Seconda cosa io non ho un rigagnocchi, faccio benissimo con la forchetta perciò confessa che volevi averlo e hai preso la palla al balzo. Condimento banale? ma che scherzii? i funghi sono il condimento. Se buoni non hanno rivali. Mi chiedo ma solo io ho avuto tanta incapacità con i funghi surgelati? dopo lo scongelamento erano pappa molla i tuoi invece sembrano perfetti. Il piatto mi piace tanto, semplice in apparenza, ben studiato nei sapori e quel pepol(r)ino ci sta benissimo. Brava Sara.
pixelicious dice
Eccoti! Ahahah lo so che non mi avresti mollata là, ma so anche che non avresti parlato neanche sotto tortura quindi ho fatto bene a non insistere 😀
E sì, mi hai scoperta, il rigagnocchi lo volevo, li volevo vedere bellini bellini questi gnocchi, ed ho colto l’occasione!
Quanto ai funghi, sai che prima di ora li avevo usati poco congelati, e solo già a pezzi? Venivano piuttosto benino. Ma volevo le cappelle a fettine e ho tentato con i surgelati ma interi, visto che freschi neanche a parlarne… Che devo dirti, è andata bene! Li ho cotti pochissimo ma credo che anche tu lo abbia fatto quindi… Boh :/
Insomma, sono sollevata… Contenta di aver incontrato i tuoi gusti e la tua approvazione. Il pepor(l)ino coi funghi è un po’ come il cacio con le pere 😀
Grazie Annarita :*
alessandra dice
leggevo pepolino e pensavo.. il timo, ci sarebbe stato bene, qui in mezzo, il timo 🙂
Sapori che si abbinano perfettamente e che sono la ragione per cui l’autunno sarebbe la mia stagione preferita: ora mi tocca usare il condizionale, mannaggia, ma son sempre stata a fiutare l’aria di settembre, in attesa che arrivassero i meravigliosi frutti dei prossimi mesi.
Un solo suggerimento: via la panna dalla fonduta. Togli la scorza al Taleggio , grattugialo fine oppure taglialo a lamelle e lascialo a bagno nel latte, per una notte, ma anche qualche ora di piu’. Se vuoi un effetto cremoso, aggiungi subito un cucchiaino di maizena, prima di scioglierlo. Se vuoi la ricetta, poi te la passo: qui vale solo come nota al volo, perche’ se possibile sarebbe meglio sempre evitare la panna, per sciogliere i formaggi. Sono gia’ grassi, si aggiunge grasso inutilmente.
Bellissimo piatto, comunque, brava!
pixelicious dice
Ale, non invidio la tua “mancanza” dei frutti autunnali… Anche se per adesso anche qui se ne vedono pochi, queste prelibatezze sono le sole ragioni che mi fanno apprezzare l’autunno!
Grazie per il suggerimento, non userò mai più la panna nelle fondute, mai!! 😀
Grazie di cuore, felice che il piatto ti piaccia 🙂