L’aria carnevalesca si percepisce anche in quel dell’MTChallenge questo mese: la nostra Silvia “anche no” Zanetti (che tra pochissimo passerà all’altra sponda, quella degli “anche sì”, capitolando dopo svariati tentativi di convincimento è appena approdata al mondo della blogosfera con la sua Officina Golosa!!) ha deciso di farci friggere! I suoi macarons “pomellati” (Valentina, concedimi la licenza) hanno conquistato il cuore di Ilaria e adesso la patata bollente è passata a lei! Ma le patate non c’entrano: cosa si frigge? Pollo! E allora, per l’MTChallenge numero 63, ecco il mio Pollo Fritto Tex Mex con Guacamole e Salsa Chili!
Ammetto, non amo la carne con le ossa. Non sono in generale un’amante della carne, ecco, ma quando la mangio adoro ripulirla tutta da grasso, pelle e ossicini e farne bocconcini: sono quindi tipa da stufati, stracotti e quant’altro… Una toscana incapace di pulire con sacrosanta cura l’osso di una rosticciana, ebbene sì 🙁 Ma di fronte alla frittura, chi mai resiste?
Però, come ogni volta, all’MTC si impara meravigliandoci sempre di qualcosa. E stavolta ho scoperto che anche una carnosa coscia di pollo, benchè con l’osso, fritta ha il suo bel perché: seguendo tutte le indicazioni di Silvia la carne risulta croccante fuori e morbida e succosa all’interno… Ebbene, non mi sarei mai immaginata di staccare a morsi brandelli di cosce di pollo leccandomi le dita dalla goduria!

con questa foto partecipo ai premi fotografici
Nel mio incasinatissimo mese di febbraio fatto di muratori in casa, divertentissime scappatelle all’Ikea (per il “divertentissime” chiedete pure conferma al mio ciclista), veri o presunti acquirenti dei vecchi mobili in vendita su Subito.it, arredamento di stanze neonatali ed eventi culinari più o meno importanti che mi hanno vista protagonista o partecipe, mi sono concessa quindi anche la solita due-giorni dedicata all’MTC, una parentesi in cui ho respirato (il profumo del fritto), creato e degustato con immenso piacere… Chissà che non sia l’ultima volta – almeno per qualche mese – che mi concedo questo lusso! La curva glicemica incombe (febbraio, ahimè, non è ancora finito) ed il terrore aumenta… Ma ora non voglio guastarmi questo momento meraviglioso!
In tutto questo caos, forse, potrebbe sembrare che io abbia lavorato meno del solito: niente pickles, due salsine semplicissime e niente sventramento del pollo ma cosce già comodamente separate da tutto il resto. I pickles li avrei preparati più che volentieri dato il mio amore per l’home made, non fosse che devo evitare di consumare le verdure crude (più che altro, ho scelto di evitare loro il bagno nell’Amuchina); il pollo onestamente ho preferito non rischiare… Dopo la cintura di castità che ero riuscita ad imbastire per la sfida della Patty, non oso pensare a cos’altro avrei potuto combinare a quel pollo! Un’ode a me, però, perchè ho preparato il latticello a partire dalla panna ma senza possedere una planetaria: 30 minuti esatti senza mai smettere di sbattere con le fruste elettriche! Ma il burro home made ragazzi, ma che meraviglia è?! 😀
Silvia propone per questa sfida due tipologie di panatura, da presentare simultaneamente: una con pangrattato e uovo e l’altra, più semplice, con farina. In un caso dobbiamo seguire pedissequamente le sue indicazioni, nell’altro possiamo dare libero sfogo alla fantasia, anche per quanto riguarda la marinatura. Io ho scelto di rendere “creativo” il pollo impanato nella farina, lasciandomi trasportare dai sapori messicani, benchè lievemente più blandi del normale non potendo né volendo esagerare con la piccantezza. Il risultato è stato ottimo in entrambi i casi: il “mio” pollo personalizzato ha acquisito un gusto speziato davvero spettacolare, l’altro invece è classico ma ha una panatura che è qualcosa di meraviglioso! Ma bando alle ciance: ecco qui la mia proposta!
- 2 l di panna fresca
- 1 cucchiaino colmo di pimento
- 1 cucchiaino colmo di paprika dolce
- 3 cosce di pollo (450 g circa)
- 120 g di farina di mais
- sale
- pepe
- 3 cosce di pollo (450 g circa)
- 2 uova medie
- 80 g di farina 00
- 80 g di pangrattato
- sale
- pepe
- 1,2 l di olio di semi di arachide
- 1 avocado maturo
- 1 lime (succo e scorza)
- 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
- sale
- pepe
- 1 peperoncino fresco
- ½ cipollotto fresco
- 200 g di pomodori pelati
- 1 cucchiaino raso di cumino in polvere
- 1 cucchiaino raso di paprika dolce
- 1 cucchiaio di aceto di vino bianco
- sale
- Iniziate preparando il latticello per la marinatura: versate la panna in una ciotola capiente e montatela con le fruste elettriche a velocità media per 30 minuti circa (con la planetaria ci vorrà sicuramente di meno), fino a quando la parte grassa diventerà burro e si separerà dalla parte liquida (il latticello appunto). Otterrete all’incirca 800 g di burro e 1,2 l di latticello; filtrate il latticello con un colino a maglie fini e strizzate bene il burro. Dividete il latticello così filtrato in due parti di uguale peso e versatelo in due ciotole in ceramica o in vetro (meglio che non siano di plastica o di metallo). Soltanto in una ciotola unite la paprika ed il pimento e mescolate bene; adagiate tre cosce di pollo in ogni ciotola facendo in modo che siano interamente ricoperte dalla marinatura. Sciacquate il burro sotto l’acqua fredda e riponetelo in un contenitore in frigo; coprite con pellicola le ciotole con le cosce di pollo e lasciate riposare in frigo per almeno 4 ore (ma tutta la notte andrà benissimo). Se riuscite, girate le cosce di tanto in tanto.
- Trascorso il tempo della marinatura, tirate fuori dal frigo il pollo e scolatelo lasciandolo per circa un’oretta sopra una gratella posta su un foglio di carta da forno, a temperatura ambiente.
- Nel frattempo potete procedere con la preparazione delle salse, che sono piuttosto veloci.
- Per la salsa guacamole: aprite in due l’avocado, eliminate il nocciolo centrale e scavate la polpa con un cucchiaio. Schiacciatela in un piatto fondo utilizzando una forchetta ed amalgamatevi la scorza ed il succo filtrato del lime e l’olio; regolate di sale e pepe, trasferitela in una ciotola, mescolate bene e conservate in frigo, coperta con pellicola.
- Per la salsa chili: aprite il peperoncino eliminando i semi e sbucciate il cipollotto tagliandolo a pezzi. Frullate al mixer tutti gli ingredienti fino ad ottenere una crema omogenea; regolate di sale, dunque trasferite in una ciotola coperta con pellicola e ponete in frigo.
- A questo punto dedicatevi alla frittura, iniziando con le cosce aromatizzate alla paprika e al pimento: infarinate le cosce nella farina di mais che avrete leggermente salato e pepato, pressate leggermente in modo da far aderire bene la farina in ogni parte, scuotetele per eliminare la farina in eccesso e poggiatele su un piatto fondo.
- Per le cosce marinate soltanto nel latticello: con una forchetta sbattete le uova in una ciotola assieme ad un pizzico di sale ed uno di pepe; in un piatto fondo versate la farina e in un altro il pangrattato. Procedete prima infarinando le cosce praticando una leggera pressione, dunque eliminate la farina in eccesso ed immergete le cosce prima nell’uovo e poi nel pangrattato. Se volete una panatura più consistente, fate un secondo passaggio nell’uovo e ancora nel pangrattato.
- In un tegame in acciaio dalle pareti alte versate l’olio riempiendolo fino a metà. Controllate la temperatura dell’olio con un termometro da cucina: quando questa sarà tra i 175° C e i 190° C, immergetevi tre cosce alla volta (io ho fritto prima quelle impanate nella sola farina di mais e poi quelle con uovo e pangrattato) e cuocete per circa 10 minuti, tenendo sempre costante la temperatura dell’olio alzando o abbassando il fuoco al bisogno. Una volta fritto, poggiate il pollo su un piatto piano coperto da carta assorbente per eliminare eventuale olio in eccesso, dunque trasferitelo su di una placca forno e tenetelo in caldo nel forno, che avrete portato ad una temperatura di 120° C.
- Una volta terminata la frittura servite subito il pollo assieme alle salsine preparate e… Leccatevi le dita!

“I croccantini mangiateveli voi…” (cit. Saverio)
Con questa ricetta partecipo all’MTChallenge numero 63: il Pollo Fritto! 😉
io e saverio rivorremmo il bis :*
Il termine pomellato te lo passo volentieri. Il testimone lo ho raccolto dalla buonanima di Don Antonio e ne vado fierissima, ma nel caso dei macarons di Silvia direi che più pomellati di quelli si muore! Il tuo pollo, che dire, lo avevo già visto in anteprima privata e lo trovo molto appetitoso. Questo è il mio periodo della paprika, la metterei ovunque, e quindi le mie papille fanno la Ola al gusto della paprika che immagino ben percepibile in bocca! E poi i colori delle foto, mamma mia, la guacamole ha un colore bellissimo, ma come ben sappiamo noi patite di foto, rendere in foto gli stessi colori che si hanno nella realtà credo che sia ancora più difficile dell’allestimento del set. Bravissima!!!!
io sono qui che sbavo davanti allo schermo e lo leccherei col rischio di addentarlo pure!!!
Come fai a fare queste foto così nitide, vivide e luminosissime? per non parlare delle composizioni sempre così adeguate e impeccabili! una meraviglia di pollo, salse e foto appunto…
per quanto riguarda Saverio, come non biasimarlo, povero…..
E ancora, benvenuta nel club delle amanti della paprika! io la uso tanto, dolce, piccante e anche quella affumicata, quest’ultima mi piace molto e infatti l’ho messa nella maritura del mio pollastro ma la adoro anche semplicemente su un puré di patate o su una crema di ceci.
Sei bravissima, le tue foto sono meravigliose piene di luce, gioiose e mi farebbero addentare lo schermo (sono al lavoro mi trattengo)
Il pollo alla paprica deve essere meraviglioso e infatti mi sa che a tavola c’era un ospite in più 😉
Curiosità quel cestino per stavo per comperarlo proprio oggi pensando alla foto, poi ho desistito e me lo ritrovo da te ….
un abbraccio e auguri per i lavori
Paprika, eh? E guacamole. Il pollo tex mex, già. Io penso al pargoletto e mi chiedo come sta interpretando tutto ciò 😀 Di certo nascerà con idee ben chiare in fatto di gusto 😉 Sei fantastica.
La paprika la adoro…La metterei quasi ovunque e devo dire che, solo a guardare immagini e a leggere la ricetta, sto sbavando….Mi verrebbe voglia di pucciare la coscetta in quella salsina fino ad essere satolla! La guacamole non l’ho mai preparata ma mi hai fatto venire la voglia di provarla…..Questa sfida mi rimarrà nel cuore..Oltre che sui fianchi!!!! Devi essere super soddisfatta del risultato …A giudicare anche dalla reazione di Saverio e del ciclista del tuo cuore…Bravissima!!!!!!!
Complimenti Sara, le foto bucano veramente lo schermo e invogliano da morire e poi il guacamole è il top. Complimenti.
Un abbraccio Erica
Guacamole guacamole! Questi hanno capito tutto eh, ba che cosa meravigliosa hanno tirato fuori da un frutto.
E va che roba meravigliosa hai fatto tu. Semplice e bellissima, come le storie d’amore più durature.
Cosa aggiungere ancora a tutti i commenti che hai ricevuto !!
Foto ” vere ” !
Pietanza da leccarsi i baffi !
( Nel vero senso del termine : lo ha detto anche Saverio !)
Sei unica Sara !
vivo di avocado, da quando sono qui.
adoro il tex mex
e impazzisco per i gatti.
Devo aggiungere altro? 🙂
Bella interpretazione, perche’ in effetti si tende tutti a pensare al pollo fritto come a una faccenda esclusiva di certi Stati del Sud, da cui la cucina tex mex, che ha una identita’ perfettamente definita, e’ esclusa. Invece tu lanci questo ponte e apri davvero nuove frontiere: fra l’altro, avocado e pollo sono due ingredienti che vanno spesso insieme e la paprika e’ un ottimo collante. Quindi, Sara, che dirti se non che hai fatto centro anche stavolta?
Tieni duro con questa maledetta curva…
Tesoro inizialmente avevo pensato anche io alla salsa chili per poi passare a qualcosa di molto più veloce da preparare visto che, febbraio pare essere impestato un po’ per tutti… Vedrai che passerà in fretta anche questo periodo e sarai la mamma bellissima di una bambina bellissima e tutti i “sacrifici” verranno ampiamente ripagati! Baci baci, a presto!
Saverio è un buongustaio 🙂 Tutto merito tuo! Chissà quante prelibatezze gli fai assaggiare proprio come il pollo che hai fritto. Osservando la foto con entrambe le panature e le cotture, il pollo creativo è ben cotto sia all’ interno che nella panatura , mentre l’altra coscia sebbene la panatura si stacchi perfettamente dalla carne e sia ben definita, è ancora un pochino rosata internamente e forse ci volevano un paio di minuti in più di cottura. Le spezie e le salse che hai scelto di preparare si abbinano perfettamente tra di loro e con e il pollo. Davvero brava!
Ma che brava che sei, hai preparato a mano il latticello e ti sei goduta anche il burro fatto in casa! Mi piace la cucina tex mex e immagino la bontà di queste cosciotte. Naturalmente anche le salse sono ottime e perfettamente intonate al contesto! Baci
A parte le foto, che come sempre mi lasciano a bocca aperta… Potrei far carte false per quel pollo, con quella salsa al guacamole!!! ^_^