Avevamo detto basta detox, giusto? Beh, allora continuiamo con le proposte golose 😉 Lo so che con il Cheesecake con Mele, Caramello Salato e Noci Pecan vi avevo abituati male, anzi malissimo 😛 Ma non si vive di soli dolci e anzi, pur dirigendomi sempre più spesso verso torte “american style”, cariche e pesantucce, continuo a preferire i piatti salati, che sono per me una tentazione ancora più grande! E’ il caso di questo Rustico con Salsiccia e Cime di Rapa!
Se c’è una cosa che sono riuscita a fare durante la gravidanza, è stata quella di togliermi le voglie 😛 Che poi, non erano proprio vere e proprie voglie dettate dalla gravidanza: solo una to-do-list infinita (che comunque si allunga inesorabilmente ancora) alla quale ho messo mano spesso e volentieri pur portandomi dietro (anzi, davanti!) un bel peso, tanta era la paura, poi, di non riuscire a fare più niente una volta nata Marta. Marta adesso ha 8 mesi e invece riesco a fare qualcosa, non molto ma qualcosa; però, più che altro vivo di rendita grazie al lavoro svolto da dicembre – appena terminate le maledette nausee – ad aprile. E tra le cose cucinate più o meno un anno fa c’è anche questo rustico dai sapori meravigliosamente meridionali: salsiccia e cime di rapa è un binomio che adoro, dal profondo del mio cuore.
Prendete un cesto gigante di cime di rapa, pulitele con tanta santa pazienza, aggiungeteci il gusto ineguagliabile della salsiccia fresca, un po’ di profumato pecorino ed avvolgete tutto con una fragrante pasta brisé fatta in casa… Cosa c’è di meglio? Forse il cheesecake dell’altro giorno 😛 O forse no… Se siete come me, questo rustico batte anche un dessert, quanto a golosità! 😉
Anche qui devo ringraziare le mie fedeli amiche, Lucia e Valentina: non mi sono appuntata niente sul file word a dire il vero ma se la memoria non mi inganna, qualche dritta preziosa per la preparazione di questo rustico l’ho avuta anche da loro 🙂
- 180 g di farina 00 + quella per la spianatoia e per lo stampo
- 1 cucchiaino raso di sale
- 90 g di burro freddo + quello per lo stampo
- 50 ml di acqua fredda
- 1,7 kg di cime di rapa (peso lordo)
- 3 spicchi d’aglio
- 3 salsicce fresche (270 g)
- 30 g di pecorino stagionato
- olio extravergine di oliva
- sale
- pepe
- pangrattato
- Setacciate la farina con il sale, unite il burro freddo a tocchetti e lavoratelo con la punta delle dita fino ad ottenere un composto sabbioso. Unite subito metà dell’acqua ed iniziate ad impastare incorporando a poco a poco la restante acqua. Non appena l’impasto inizierà a compattarsi lavoratelo fino a che non sarà liscio ed omogeneo, dunque formate una palla, avvolgetela con pellicola trasparente e fatelo riposare in frigo per almeno un’ora.
- Nel frattempo, dedicatevi al ripieno: lavate bene le cime di rapa, eliminate le coste dure e tagliate grossolanamente le foglie. In una padella versate un filo d’olio, fatevi dorare l’aglio per un paio di minuti, quindi aggiungete le verdure e fate appassire. Eliminate il budello alle salsicce, sbriciolatele con le mani facendole cadere direttamente nella padella e rosolate il tutto per circa 5 minuti. Aggiustate di sale e pepe e fate raffreddare, quindi eliminate gli spicchi d’aglio ed amalgamatevi il pecorino che avrete grattugiato.
- Dividete la pasta brisée in due parti (una i ⅔ dell’altra), stendete la più grande sulla spianatoia leggermente infarinata dello spessore di circa 3-4 mm, quindi rivestitevi lo stampo precedentemente imburrato ed infarinato, senza ritagliare i bordi in eccesso ma riversandoli verso l’esterno. Cospargete la base di pangrattato per assorbire eventuali liquidi di cottura in forno e sistematevi all’interno il ripieno, pressando leggermente.
- Stendete l’altro rettangolo di pasta dello stesso spessore del precedente e ricopritevi lo stampo; chiudete su di esso la pasta della base in eccesso e sigillate bene.
- Spennellate la superficie con olio e cuocete nel forno già caldo a 180° C per circa 45 minuti; coprite la superficie con un foglio di alluminio quando sarà sufficientemente dorata. Fate raffreddare bene prima di sformare, affettare e servire (il giorno dopo è ancora più buona, sia riscaldata leggermente che fredda!).
Lascia un commento