Non mi nutro solo di dolci ipercalorici di stampo anglosassone, sebbene da qualche tempo possa sembrare il contrario. E a dire il vero non friggo neanche così spesso come ultimamente vi sto lasciando ad intendere 😛 Ma anche oggi la ricetta è fritta; semplice, veloce, tradizionale ma fritta: oggi vi porto al Nord Italia con gli Sciatt Valtellinesi! Li conoscete già oppure siete curiosi e volete saperne di più? 😉
In dialetto valtellinese, la parola “sciatt” significa rospo, ed in effetti l’aspetto di queste frittelline ricorda proprio l’anfibio in questione: bruttine, irregolari, ma – vi assicuro – dannatamente buone! I sapori sono quelli tipici valtellinesi: la farina di grano saraceno, componente principale della pastella di queste frittelle, ed il formaggio Valtellina Casera, gustoso e filante, assoluto protagonista all’interno dell’involucro croccante.
Preparo molto molto spesso i Pizzoccheri alla Valtellinese ed ho un debole, ammetto, per i profumi montanari che questo piatto emana. Quando ho scoperto gli Sciatt, l’anno scorso, è stato amore a prima vista e li ho preparati praticamente subito, anche se li pubblico solamente adesso… Ma meglio tardi che mai 😀
La ricetta è la stessa, più o meno, che si trova praticamente ovunque sul web; chiaramente, farina e formaggio di ottima qualità faranno la differenza! Ah, l’aggiunta di grappa nella pastella è opzionale: se temete che l’alcool possa prevaricare sul resto, omettetela.
- 200 g di farina di grano saraceno
- 100 g di farina 00
- 15 g di pangrattato
- ½ cucchiaino raso di lievito istantaneo (baking powder)
- 1 pizzico di sale
- ½ bicchierino da caffè di grappa (opzionale)
- 150 ml di birra chiara
- 200 ml circa di acqua gassata
- 300 g di Valtellina Casera
- olio per friggere
- cicorino fresco
- Setacciate le due farine assieme al pangrattato, il lievito ed il sale; versate la grappa ed amalgamate, quindi unite la birra e l’acqua gassata, poca alla volta, impastando fino a formare un composto consistente, tipo polenta morbida. Lasciate riposare la pastella per un paio d’ore in frigo, coperta da pellicola.
- Tagliate il Casera in dadini di circa 2 cm di lato e versatelo nella pastella, amalgamando bene.
- Portate a bollore l’olio in un tegame dai bordi alti e friggetevi l’impasto versando poche cucchiaiate alla volta (in ogni cucchiaiata considerate due o tre cubetti di casera); lasciate gonfiare e colorire gli sciatt, quindi scolateli, poneteli su di un foglio di carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso e serviteli caldi, su di un letto di cicorino condito con un filo d’olio ed un pizzico di sale.
alganoby dice
Otto “golosissimi” chilometri fino a Prato Valentino, 500 metri di dislivello saranno colmati da una serie di prelibatezze della cucina tipica valtellinese: sciatt, chisciöl, salumi e formaggi, nonché un fumante piatto di pizzoccheri e per concludere un bel dolce.
pixelicious dice
Non ho capito il tuo commento, ma vorrei tanto essere uno dei tuoi commensali, quello sì!!
Fiyaa dice
Ho sempre amato il sapore della liquirizia e se avessi quel frosting sotto mano lo mangerei a cucchiaiate!! Hai trovato proprio un bel modo x rendere meno faticoso il lunedì 😛
pixelicious dice
Ehm… Questo è il post dei commenti strani! Cara Fiyaa, ho come il sospetto che tu abbia commentato la ricetta sbagliata, e forse persino il blog sbagliato perchè in 10 anni e passa di vita del mio foodblog non ho neanche una ricetta in cui utilizzo la liquirizia: mi piace solo “pura” ma detesto utilizzarla in cucina! Chissà di chi è il frosting di cui parli! Tra l’altro oggi non è neanche lunedì ma martedì (anzi, ormai mercoledì)… Che ti dico? Grazie comunque di essere passata da qui! 🙂