Medovik (Torta Russa al Miele con Crema di Mascarpone e Latte Condensato)
per l’MTC numero 54
Mi ero promessa di smetterla di scrivere post-pipponi per le ricette dell’MTC, e con le zuppe e i minestroni c’ero riuscita. Ma stavolta, beh, stavolta… Non me ne vogliate, ma devo chiacchierare!
Tutto è iniziato quando Vittoria ha scelto Eleonora e Michael come vincitori della sfida. O meglio: tutto è iniziato quando Eleonora e Michael hanno scelto la sfida numero 54: il miele.
Il mio primo pensiero è stato uno solo: NO. Immediatamente, ho pensato di sfruttare la “giustificazione” quasi fosse un caso necessario, un po’ come i vegetariani con il pollo ripieno per intenderci: pollo sta a vegetariano come miele sta a diabetico. Più o meno, insomma: se la prima è una scelta, la seconda, ahimè, non lo è. Ma poi ho deciso di non farlo.
Chi mi segue sa che nei miei dolci utilizzo solo fruttosio e sciroppo d’agave. Il motivo: il diabete di tipo 1, insulinodipendente, del mio compagno ciclista nonché quasi unico degustatore dei miei piatti (vabbè, insieme a me). Preparare qualcosa a base di miele mi pareva uno sgarbo grande quanto il mare nei suoi confronti. Consultandomi con lui, però, abbiamo convenuto che per una volta non muore nessuno, che lui magari avrebbe giusto assaggiato il piatto e stop, ma che era giusto provarci. In fondo, quanto conosco il miele, io? Poco. Quanto ne conosco il suo utilizzo in cucina? Zero. Ecco l’occasione giusta.
Lo step successivo è stato la scelta della ricetta, o meglio delle ricette: per il salato mi è venuta subito l’idea, perfetta dal momento che (vedrete) il miele è un ingrediente fondamentale, sì, ma viene messo all’ultimo e nella sua porzione lo ometterò. Ma per il dolce ho deciso di ballare, visto che sono in ballo… Una volta nella vita, ci provo: miele nell’impasto. Google search: dolci a base di miele. Ecco che compare la cucina russa, nella cui tradizione il miele è ingrediente fondamentale. Ed ecco lì, in bella mostra, il Medovik, una torta di strati biscottosi intervallati da una dolcissima crema.
Il nome, ammetto, non lo ricordavo, ma dalla foto non potevo sbagliarmi: era lei. Mi è subito venuta in mente la mia amica Irina, originaria di Mosca ma che vive a Lucca, sposata con Massimiliano, amico fraterno di Luca. Un paio di settimane fa, a cena da loro, Irina mi mostrava il blog di una ragazza russa suo dire davvero brava e, per l’appunto, mi parlava del Medovik e di come Massi se ne sia innamorato: ogni volta che tornano a Mosca, lui vuole solo quello per colazione. Lì per lì le avevo detto che sì, prima o poi avrei voluto provare a prepararlo, pur ammettendo che le torte a strati non sono il mio forte. Beh, il “prima o poi” è arrivato decisamente prima del previsto: ecco l’occasione. Scrivo ad Irina chiedendole la gentilezza di tradurmi la ricetta dal russo (i caratteri cirillici, con tutta la buona volontà, beh…) e mi metto all’opera. Il resto è storia documentata, qui sotto.
Il Medovik è un dessert tipico della tradizione gastronomica russa formato da una decina di strati di biscotto al miele alternati ad un ripieno cremoso dal gusto caramellato. Se cercando in giro non ci sono dubbi su come si prepari il “biscottone”, sul ripieno ci sono svariate scuole di pensiero: dal dulce de leche al latte condensato, dalla panna acida allo yogurt greco, dal mascarpone ai formaggi morbidi, le versioni di questa “crema dolce” si sprecano. Ho quindi seguito ad occhi chiusi il consiglio di Irina: crema di mascarpone montata assieme al latte condensato, il top. Ma ho aggiunto un particolare: ho preparato io stessa il latte condensato. Con il miele anziché con lo zucchero, ça va sans dire. Sembra che le ricette di era sovietica prevedano tutte il latte condensato come componente fondamentale della crema dolce e, evidentemente, è proprio questo che conferisce al Medovik il suo caratteristico gusto caramellato.
La preparazione del Medovik non è difficile, ma è lunga. Ogni strato di biscotto ha bisogno infatti di essere cotto individualmente, la crema di essere ben fredda e, una volta assemblato il dolce, anch’esso deve stare diverse ore in frigo prima di essere affettato e consumato. Un piccolo consiglio: se lo preparate, munitevi di stampo a cerniera (20 cm) e di uno stecchino lungo per far stare insieme il dolce ed evitare che gli strati scìvolino senza sovrapporsi alla perfezione.
Non è stato semplice capire quale tipo di miele fosse il più indicato per una simile preparazione, anche per via della mia totale ignoranza in questo campo. Irina mi ha detto che in Russia, per questo dolce, solitamente utilizzano per il biscotto mieli scuri ed aromatici (uniti però a zucchero di canna), e secondo lei il miele di castagno, per quanto un po’ amarognolo, sarebbe stato il più indicato. Nella crema invece si utilizza lo zucchero, ma poiché io volevo, già che c’ero, preparare un total-honey-cake, ho optato per l’utilizzo del solo miele di castagno nel biscotto (eliminando un uovo, oltre allo zucchero) e del miele d’acacia, dolce e profumato, per dolcificare la crema.
Finito il superpippone, eccovi la ricetta:
- PER IL BISCOTTO:
- 60 g di burro
- 170 g di miele di castagno
- 2 uova
- 1 cucchiaio di vodka
- 2 cucchiaini di bicarbonato
- 475 g di farina 00 + quella per la spianatoia
- PER LA CREMA (700 g):
- 500 g di mascarpone
- 200 g di latte condensato *
- *PER IL LATTE CONDENSATO (200 g):
- 220 ml di latte intero
- 165 g di miele di acacia
- 30 g di burro
- ½ cucchiaino di vaniglia in polvere
- Iniziate preparando il biscotto: mettete a bollire una pentola con acqua sulla quale potrete appoggiare la ciotola su cui lavorerete, in modo che il suo fondo non tocchi l’acqua. Quando l’acqua bollirà, fate fondere a bagnomaria il burro, quindi unite il miele, le uova e la vodka e mescolate velocemente con la frusta manuale fino a far sciogliere gli ingredienti, che dovranno raggiungere una temperatura di 60° C al massimo.
- Fuori fuoco, aggiungete il bicarbonato e sbattete l’impasto utilizzando le fruste elettriche fino a che il suo volume non raddoppierà, quindi unite metà farina e continuate a sbattere con le fruste fino a che il composto non sarà liscio ed omogeneo.
- A questo punto incorporate la restante farina ed impastate con le mani, spostandovi sulla spianatoia: la consistenza dovrà essere morbida e l’impasto dovrà staccarsi perfettamente dalle mani. Adesso formate una palla e lasciate che l’impasto raffreddi nella ciotola, avvolto da pellicola.
- Nel frattempo, preparate il latte condensato: in una casseruola versate il latte, unite il miele, il burro e la vaniglia; fate cuocere a fuoco basso fino a che non si formeranno le prime bollicine, quindi alzate la fiamma e mescolate di continuo per 10 minuti a partire dall’ebollizione: ecco il vostro latte condensato. Travasatelo in un barattolo di vetro e lasciate che sia completamente raffreddato prima di utilizzarlo. [Tenete presente che il latte condensato preparato con il miele acquisirà un colore ambrato. Se decidete di prepararlo seguendo questa ricetta ma non vi interessa dolcificare con il miele, potete usare in sostituzione 300 g di zucchero (o 280 g di fruttosio), che dovrete però frullare finemente fino ad ottenere quasi un velo. A questo punto procedete come sopra.]
- Riprendete l’impasto del biscotti e dividetelo in 9 pezzi (circa 90 g ciascuno). Stendete uno strato alla volta sulla spianatoia infarinata fino ad uno spessore di 3 mm e ritagliate da ciascuno un disco del diametro di 20 cm (aiutatevi con la base dello stampo a cerniera); tenete da parte i ritagli di pasta.
- Cuocete nel forno già caldo a 180° C due dischi alla volta stendendoli su una teglia coperta con carta da forno per 4-5 minuti, quindi fate raffreddare. Alla fine, stendete sulla teglia anche i ritagli di pasta (senza preoccuparvi della loro forma) e cuocete anch’ essi.
- Mentre i biscotti raffreddano, preparate la crema: in una ciotola sbattete il mascarpone assieme al latte condensato preparato, utilizzando le fruste elettriche; tenete da parte.
- Al momento di comporre il vostro dolce, ponete un foglio di carta da forno sulla base di un piatto da portata, poggiatevi un biscotto e spalmatelo con uno strato di crema (circa 75 g per strato); procedete in questo modo fino ad esaurire gli ingredienti, facendo una leggera pressione ogni volta che sovrapponete uno strato (non preoccupatevi se la crema fuoriesce).
- Spalmate di crema anche l’ultimo strato di biscotto, quindi livellate con una spatola la crema fuoriuscita lungo il perimetro del dolce. Sbriciolate con il mixer i ritagli di pasta e ricopritevi la superficie del vostro Medovik.
- Inserite uno stecchino lungo al centro per far sì che il dolce resti perfettamente in piedi mentre raffredda, cingete il perimetro con il foglio di carta da forno posto alla base, quindi ponetevi intorno il bordo dello stampo a cerniera senza forzare la chiusura, ma assicurandovi che tenga gli strati al loro posto.
- Lasciate riposare almeno una notte in frigo (ma ancora meglio 24 ore): i biscotti dovranno avere il tempo di ammorbidirsi a contatto con la crema.
- Al momento di servirlo, affettatelo delicatamente estraendo prima il bordo dello stampo, poi rimuovendo delicatamente la carta forno, quindi togliendo lo stecchino. Si conserva in frigo per 3-4 giorni.
Con questa ricetta partecipo all’MTC numero 54 ospitato da Burro e Miele (Eleonora e Michael)!
Manu dice
Non conoscevo questo dolce, appena vista pensavo al Napoleon altro stupendo dolce russo a sfoglie e abbastanza simile
La tua proposta è veramente interessante e condivido la scelta del miele per il biscotto e la farcia … l’avrei assaggiato volentieri
bravissima
pixelicious dice
Ciao Manu… Sono contenta che ti piaccia la mia proposta!! Il miele si sente molto, non credevo mi piacesse così tanto, e invece l’ho adorata! Grazie del tuo commento 🙂
Mapi dice
Che spettacolo, Sara!!!
Pure il latte condensato in casa hai fatto!!!
Mi hai fatto venire una voglia pazzesca di provarci… e sì che io non sono tipo da dolci!!!
Brava veramente!!!
pixelicious dice
Eh sì Mapi, o si fanno le cose per bene o non si fanno! 😉
Credimi, io sono poco tipo da dolci e meno che mai da dolci a strati, ma questa è stata davvero una rivelazione… SOno contenta di averti messo la voglia 😉 Un bacio e grazie!
Cristina Galliti dice
cioè, se avevi bisogno di un assaggiatore bastava dirlo, mi precipitavo!!!
che bravo il tuo compagno, te l’ha lasciato fare pur sapendo che per lui sarebbe stata una sofferenza! Questo è amore dolce più del miele
Grande prova Sara! mai visto né sentito nominare questo dolce russo ma sembra veramente una roba da urlooooooooo
pixelicious dice
Ehehe a pensarci bene avrei potuto prepararla oggi invece che mercoledì, almeno te la portavo domani mattina! 😀
Eh sì va detto, è stato un tesoro, certo che all’assaggio non ha rinunciato però 😉 Grazie mille del tuo commento Cris, mi fa tantissimo piacere! Un bacione
ziaConsu dice
Wow wow wow ma è stratosferica 😛 se avevi bisogno di qualcuno con cui condividerla bastava un fischio…Luca non ne sarebbe nemmeno accorto 😛
pixelicious dice
Ehh ma quante acquirenti che mi ritrovo per questo dolcino!!! 😀 Consu, alla prossima so chi chiamare! 😉
Baci
Alice dice
Maaaahhh…strepitosa!! Mi piacciono da morire le torte a strati, almeno da vedere, così sontuose e festose… La tua è davvero bella e condivido in pieno la scelta dei mieli, sono quelli che uso di più. Che adoro quello di castagno penso sia inutile che te lo dica 😀
E il latte condensato fatto col miele è davvero una grande idea. Bravissima!
pixelicious dice
Ma grazie Alice!!! Io non sono un’amante delle torte a strati perchè spesso nonmi piacciono, anche se come dici tu sono molto coreografiche Questa è esteticamente meno bella di altre, eppure è davvero buonissima, mielosa (quello di castagno ha un suo gran perchè, ci avrei scommesso che fosse il tuo preferito 😛 ) ma non stucchevole, e molto morbida e cremosa, ma non “pannosa”… Insomma, mi ha soddisfatta 😉 E visto che c’ero, ho fatto un all inclusive di miele, anche nel latte condensato 😉
Grazie ancora del tuo bel commento!
Eleonora Colagrosso dice
Che io ami la Medovik e che sia uno dei dolci più legati ai miei ricordi, non è un segreto per nessuno. Ma questa, cara Sara, questa è speciale. Tu l’hai resa speciale con quel latte condensato fatto in casa, per di più con il miele al posto dello zucchero. hai scelto una preparazione lunga da fare e in più l’hai completata con la tua inconfondibile impronta. E da parte mia, vorrei anche ringraziarti di esserti “buttata” sulla confezione di un dolce “total miele” malgrado il diabete del tuo ragazzo. È una cosa che mi rimarrà molto cara.
Bella scelta il miele di castagno, gli ha dato il colore perfetto e sicuramente anche il sapore che merita.
Mille grazie!!
pixelicious dice
Ciao Eleonora… Il tuo commento mi ha quasi commossa! Eh sì, lì per lì ci ho pensato molto, ma visto che ero in ballo, mi sono completamente lasciata trasportare dal miele e dal suo inconfondibile gusto… Devo dire che lo rifarei centomila volte! Sono felice di aver toccato le corde del tuo cuore con questa proposta 🙂
Grazie mille lo dico io a te… Tu e Michael con la vostra sfida mi avete aperto un mondo inesplorato! 🙂
Patty dice
Il tuo lavoro di ricerca è stato incredibile. Dici che questo dolce non sia difficoltoso, ma tra le difficoltà io ci metto anche la pazienza nel tempo che inevitabilmente serve, in questo caso molto, sia nella preparazione dei biscotti che nel latte condensato al miele (meraviglioso), e nell’assemblaggio del tutto, la parte secondo me più complicata (già mi immagino ad inseguire i biscotti che slittano obliqui dalla torre). Insomma, questo per dirti che non devi sminuire il meraviglioso lavoro che hai fatto, davvero impegnativo e coraggioso. Risultato favoloso ovviamente. Brava brava brava. Un abbraccione, Pat
pixelicious dice
Patty, è vero, è un dolce complesso, anche se è vero che non è difficile, probabilmente hai ragione nel dire che la difficoltà sta nell’avere la pazienza di star dietro a tutti i dischi… Il latte condensato fatto in casa è stata un’aggiunta che mi ha dato molta soddisfazione! Ed è vero anche che la difficoltà maggiore è assemblare il tutto, specie quando non si è pratici di torte a strati, come nel mio caso 🙂 Ok dai, allora la smetto di sminuirmi e mi prendo tutti i miei meriti… Ed i tuoi complimenti, che sono sempre più che graditi! Un abbraccio forte!
alessandra dice
sono fra i fortunati che hanno potuto assaggiare la Medovnik direttamente da “locali” (nel mio caso,, un’amica rumena, eccezionale pasticcera) : ma questa tua versione mi lascia letteralmente strabiliata. Il colpo di genio è, ovviamente, nel latte condensato al miele, che è una cosa da raggelamento estatico 🙂 Ma il lavoro d’insieme è un esempio (altissimo) di come vorrei che sìi lavorasse sempre all’MTC: studiando prima, ripercorrendo la strada degli altri poi-e lasciandosi andare alla creatività alla fine. Perchè in questo modo si è sicuri di fare centro-e di lasciare il segno.
Più si è bravi e più si è umili: e tu sei la prova di questa equazione.
Standing ovation
pixelicious dice
Ciao Ale… Come sempre il tuo commento mi lascia senza parole, riesci ad avere il potere di farmi arrossire, gongolare e sorridere… Mica poco! Grazie, grazie davvero, sono davvero onorata che questa mia proposta, il modo in cui l’ho elaborata, ti sia piaciuta! Un bacio immenso
Francesca dice
Mi ha colpito appena l’hai pubblicata ma non ho avuto tempo di commentare… Lo faccio ora:spettacolare!
pixelicious dice
Francesca, che dirti… Grazie, grazie mille!!! Felice di averti colpita 😀
Viviana dice
Sara, che dire, innanzitutto tantissimi complimenti per la pazienza: non è da tutti (e sicuramente non da me!!). Poi questa torta che non conoscevo deve essere qualcosa di meraviglioso: adoro le ricette tipiche e questo Medovik è davvero eccezionale. Il latte condensato al miele poi è il tocco finale: bravissima!!!
pixelicious dice
Viviana, grazie mille! Sì, questa torta richiede pazienza, ma dà anche molta soddisfazione 🙂 Un abbraccio e grazie di essere passata!
Gaia Celiaca dice
bellissima questa torta, che proverò presto, perché sono certa che sia buonissima.
apprezzo particolarmente l’idea, per quanto impegnativa, di farsi in casa il latte condensato, perché trovo abbastanza orripilante l’abuso di questo prodotto così dolce e fatto con chissà quale latte. insomma, ci riempiamo la bocca di ingredienti a Km 0, di cibo di qualità, e poi riempiamo i nostri dolci di schifezze. Brava, bravissima che hai trovato un’alternativa, per di più ancor più mielosa.
La torta è bellissima, le foto sono bellissime, che dire? Complimenti davvero.
E complimenti al tuo compagno, che è stato davvero molto generoso.
pixelicious dice
Ciao Gaia!
Ammetto che per fare la Key Lime Pie usavo il latte condensato che trovavo in commercio… Ma solo in quel caso! :Stavolta mi sono documentata e, dal momento che non era affatto impossibile, l’ho preparato io stessa… Mieloso ovviamente 😉 Grazie davvero del tuo commento, la Medovik è stata una scoperta sensazionale anche per me, e Luca ha scoperto che, mangiandone pochina a colazione, non ha avuto problemi 🙂
Un abbraccio
Silvia “Silvia Pasticci” de Lucas Rivera dice
Da provare subito!
pixelicious dice
Silvia che dire: grazie! E se provi fammi sapere 😉