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Joker Tiramisù – Tiramisù con Mirtilli Neri, Pistacchi e Arancia Rossa

17 Novembre 2016 by pixelicious 28 commenti

“Ti credi tanto furbo, eh? Quello che ti ha assoldato ti farà fare la stessa fine! Ah, i criminali di questa città, un tempo, credevano in certe cose: l’onore, il rispetto… Guardati! Tu in che cosa credi, eh? In che cosa credi?!”
“Io credo semplicemente che quello che non ti uccide ti rende… Più strano!”
(“The Dark Knight”, 2008, Christopher Nolan)

Due giorni di lavoro per un tiramisù. Se ci ripenso, non so se ridere o piangere… Il tiramisù è il “mio” dolce per antonomasia, quello che con grande soddisfazione porto in giro a feste, cenette e cenoni perché con la minima spesa (in termini di tempo ed energie) si ha la massima resa… Che se ne preparino due monoporzioni o cinque teglie formato famiglia, il tempo che ci vuole è sempre poco. Non mi ero mai posta, in tutti questi anni, neanche uno dei problemi che invece mi si sono presentati nella preparazione del mio Joker Tiramisù – Tiramisù con Mirtilli Neri, Pistacchi e Arancia Rossa, adesso che il tiramisù è il protagonista della sfida numero 61 dell’MTC, indetta dalla geniale Susy May del blog Coscina di Pollo, vincitrice della sfida precedente con le sue futuristiche tapas di Star Trek …

joker-tiramisu-1-2dpi
Il mio tiramisù è quello della nonna Lilia, e guai a sgarrare. Uova rigorosamente crude, mascarpone comprato, biscotti assolutamente Pavesini (savoiardo? Chi è costui?). E non ci provate neanche, a far arrabbiare una donna nelle mie condizioni, che già è permalosa di suo – adesso poi, non ne parliamo nemmeno – con tutti i vostri post pro-savoiardo… Ho capito da sola l’antifona! 😛

con questa foto partecipo ai premi fotografici

con questa foto partecipo ai premi fotografici

Insomma, dicevo, i “problemi”. Problema numero 1: le uova crude che adesso non posso consumare. Soluzione: seguendo i consigli pubblicati su MTC ho preparato la meringa svizzera per pastorizzare – passatemi il termine – gli albumi e lo stesso procedimento per realizzare la pate à bombe con i tuorli. Gli altri due non possono essere propriamente definiti problemi, anzi non lo sono affatto… Sono solo fissazioni mie, della serie “siamo in ballo, e balliamo!”… Quindi? Quindi niente, già che c’ero mi sono dilettata nella preparazione del mascarpone fatto in casa (seguendo un po’ la ricetta di Francesca pubblicata su MTC e un po’ questo video) e in quella dei savoiardi (ricetta di Leonardo Di Carlo rivisitata in base alla mia esigenza di omettere lo zucchero raffinato)! Per i savoiardi, apro una parentesi: essendo io e la sac à poche nemiche per la pelle, inizialmente avevo optato per lo stampo, che mi dava maggior sicurezza. Il risultato però non mi ha soddisfatta: savoiardi troppo grossi e troppo morbidi. Dopo la prima infornata da 6 con lo stampo, mi sono quindi fatta coraggio e ho proceduto con la sac à poche: il risultato è stato decisamente migliore, anche se la consistenza non è risultata croccantissima e questo – ormai lo so – dipende dal fruttosio (motivo per cui ho miseramente fallito ogni volta che ho tentato di preparare meringhe e amaretti). Ma mi accontento lo stesso: non sono molto friabili ma per l’inzuppo sono perfetti comunque!
Per quanto riguarda la bagna ho optato per del succo di arancia rossa appena spremuta profumato con un poco di Vin Santo, dal momento che trovavo che il classico caffè stonasse decisamente con i pistacchi e, soprattutto, coi mirtilli.
Insomma, del tiramisù della nonna Lilia, pace all’anima sua, non c’è rimasta la minima traccia, se non l’indicazione delle dosi (4 uova per 500 g di mascarpone)!

mascarpone home made

mascarpone home made

 

savoiardi senza zucchero

savoiardi senza zucchero

 

confettura di mirtilli neri

confettura di mirtilli neri

 

pate à bombe, meringa svizzera, bagna all'arancia rossa

pate à bombe, meringa svizzera, bagna all’arancia rossa

 

Ma aspettate, che ancora non vi ho detto tutto. Non si tratta semplicemente di preparare un tiramisù: la nostra idea culinaria dev’essere associata – così ha deciso la perfida mente della Susy – ad un’icona sexy del cinema, o ad una scena di un film, o ad un intero film… Ma che sposi la nostra idea di sensualità!
Pensa che ti ripenso, considerando anche il fatto che in questi giorni io per prima mi sento sexy quanto un tostapane, le idee erano poche, banali e scontate. Fino a che una sera, in preda ad una delle mie crisi di nostalgia adolescenziale, non mi sono riguardata “10 Cose che Odio di Te”, il cui titolo originale, “Ten Things I Hate About You”, è tratto da una poesia recitata ne “La Bisbetica Domata” di Shakespeare, a cui il film si ispira. Uno dei protagonisti di questo film sentimentale ma leggero e pseudocomico è l’attore australiano Heath Ledger, fascino alla Brandon Lee, all’epoca neanche ventenne, che se n’è andato troppo presto ma che è riuscito comunque a lasciare traccia di sé nei personaggi rappresentati, sui quali, si dice, si documentasse in maniera maniacale fino ad entrare dentro di essi persino troppo profondamente.

Sono certa che molti di voi lo ricorderanno per la sua interpretazione del Joker ne “Il Cavaliere Oscuro” (“The Dark Knight”), il secondo capitolo della trilogia della saga di Batman diretta da Christopher Nolan, per la cui interpretazione Ledger ha vinto un Oscar postumo come miglior attore non protagonista. Un Joker che secondo alcuni non raggiunge gli apici di quello impersonato nel 1989 da Jack Nicholson sotto la regia di Tim Burton; io lo trovo semplicemente un personaggio diverso, più cupo, meno grottesco e più profondo – anche più psicopatico – del precedente.

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Che il Joker sia il criminale più pericoloso con cui il supereroe pipistrello si trova a combattere nella malsana Gotham, dove la corruzione e la mafia imperversano, è ovvio e palese: pare proprio sia lui il fantomatico assassino dei genitori del piccolo Bruce Wayne, omicidio che fa scattare nel bambino il desiderio di rivalsa e l’idea di nascondersi dietro la maschera della giustizia. Ma altrettanto palese è il fatto che il Joker sia tutto fuorchè sexy. Il mio omaggio dolce e fruttato è quindi per Heath Ledger stesso, attore di cui mi sarebbe piaciuto davvero vedere altri mille film. Io lo voglio ricordare così: perfido, schizzato, sadico, per quanto profondamente carismatico, con i suoi colori, il viola ed il verde, e quel rosso sorriso sbavato e “forzato”, ricordo di un padre alcolista e maniaco (ma poi, sarà vero?).

“Perchè sei così serio?” 😉

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4.8 from 6 reviews
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Joker Tiramisù - Tiramisù con Mirtilli Neri, Pistacchi e Arancia Rossa
Author: PixeLiciouS
tempo di preparazione:  2 h
tempo di cottura:  1 h
tempo totale:  3 h
Dosi: per 4 persone
 
INGREDIENTI
per il mascarpone (circa 270 g):
  • 400 ml di panna fresca al 35% di grassi
  • 6 ml di succo di limone
per i savoiardi senza zucchero (circa 15 - 160 g):
  • 80 g di albumi (indicativamente 2) a temperatura ambiente
  • 60 g di fruttosio (o 65 g di zucchero)
  • 50 g di tuorli (indicativamente 3) a temperatura ambiente
  • ½ arancia rossa (scorza)
  • 1 pizzico di sale
  • 65 g di farina 00
  • fruttosio a velo (o zucchero a velo)
per la confettura di mirtilli (150 g):
  • 225 gr. di mirtilli neri
  • ½ limone (succo)
  • 55 gr. di fruttosio (o 60 gr. di zucchero)
per la pate à bombe:
  • 4 tuorli d’uovo a temperatura ambiente
  • fruttosio (o zucchero), stesso peso dei tuorli
per la meringa svizzera:
  • 4 albumi d’uovo a temperatura ambiente
  • fruttosio (o zucchero), stesso peso degli albumi
per la bagna:
  • 120 ml di succo di arance rosse (1 frutto intero)
  • 35 g di fruttosio (o 40 g di zucchero)
  • 25 ml di acqua
  • 10 ml di Vin Santo
per completare:
  • 100 g di farina di pistacchi (pistacchi spellati e tritati finissimamente)
  • 1 micropuntina di thè matcha in polvere
  • 20 ml di latte fresco
  • polvere di fragole
PREPARAZIONE
  1. ● Per il mascarpone: se preparate come me il mascarpone da soli, dovrete iniziare due giorni prima. Versate la panna fresca in una casseruola e scaldatela a fuoco bassissimo controllandone la temperatura con un termometro da cucina. Quando la panna raggiungerà gli 85° C unite il succo di limone e mescolate ininterrottamente, ché la panna inizierà ad addensarsi. Continuate a mescolare per 5 minuti mantenendo la temperatura sugli 85° C, quindi togliete la casseruola dal fuoco, mescolate ancora fino a che la temperatura non sarà scesa a 60° C, quindi copritela con della pellicola praticando dei fori per farla traspirare e fatela raffreddare prima a temperatura ambiente per almeno 3 ore e poi in frigo per 12 ore. Non preoccupatevi se sarà ancora piuttosto liquida quando la togliete dal fuoco: trascorso il tempo in frigo vedrete che si sarà addensata parecchio!
  2. Trascorso questo tempo, trasferite la panna densa in una ciotola che avrete rivestito con un canovaccio pulito. Fermate il canovaccio al bordo della ciotola con delle mollette, facendo in modo che anche una volta versata la panna, il canovaccio non tocchi il fondo della ciotola. Fatta questa operazione coprite il tutto con un altro canovaccio e trasferite la ciotola in frigo, nella parte alta, per 24 ore.
  3. Il giorno successivo vedrete che la parte solida rimasta sul canovaccio si sarà ben separata dal siero, che sarà finito sul fondo della ciotola: avete ottenuto il vostro mascarpone! Conservatelo in un contenitore pulito, in frigo e coperto, per non più di tre giorni.
  4. ● Per i savoiardi: preparate i savoiardi il giorno precedente. In una ciotola iniziate a montare gli albumi a neve, dunque versate il fruttosio (o zucchero) a pioggia e continuate a montare fino a che non otterrete una meringa soda. A parte, sbattete i tuorli con la scorza di arancia - ben lavata ed asciugata - ed il sale ed uniteli delicatamente agli albumi, una cucchiaiata alla volta, mescolando dall’alto verso il basso per evitare di smontare il composto. Unite infine la farina setacciata, in tre volte, mescolando sempre dall’alto verso il basso. Con il composto riempite la sac à poche, utilizzando una bocchetta di 1,4 cm, e su di una teglia rivestita con carta da forno formate dei savoiardi lunghi circa 8 cm; spolverizzate con zucchero a velo (o fruttosio a velo), dunque ripetete l’operazione dopo 10 minuti. Cuocete nel forno già caldo a 180° C per 10 minuti, quindi coprite con della stagnola per evitare che si colorino troppo e procedete con la cottura per altri 5 minuti. Sfornate subito i vostri savoiardi e staccateli dalla carta forno solo quando saranno freddi.
  5. ● Per la confettura di mirtilli: lavate bene i mirtilli, asciugateli e poneteli in un pentolino assieme al succo di limone e al fruttosio (o zucchero). Una volta raggiunta l’ebollizione abbassate il fuoco e cuocete per circa 25 minuti, mescolando di tanto in tanto. Una volta tiepida, filtrate la confettura con un colino a maglie fini per renderla liscia, quindi ponetela in un vasetto con chiusura ermetica e lasciatela riposare qualche ora in frigo prima di unirla alla crema al mascarpone.
  6. Infine, preparate la pate à bombe e la meringa svizzera per poter così pastorizzare le uova, o comunque non utilizzarle crude.
  7. ● Per la pate à bombe: ponete un pentolino con due dita d’acqua sul fuoco. In una ciotola più grande del pentolino (non deve assolutamente toccare il fondo) ponete i tuorli e, una volta pesati, aggiungete la stessa quantità di fruttosio (o zucchero). Ponete la ciotola a bagnomaria ed iniziate a mescolare con la frusta manuale (non utilizzate le fruste elettriche se non volete ritrovarvi una patina d’uovo sulle piastrelle della cucina); con un termometro da cucina verificate la temperatura e continuate a mescolare fino a che il composto non raggiunge i 70° C. A questo punto trasferite la ciotola nel lavello e montate utilizzando le fruste elettriche finchè il composto non si sarà raffreddato. Coprite la ciotola con della pellicola trasparente e ponete la crema così ottenuta in frigo.
  8. ● Per la meringa svizzera, il procedimento è lo stesso: ponete gli albumi pesati in una ciotola dai bordi alti assieme alla stessa quantità di fruttosio (o zucchero) e lavorando su di un pentolino con poca acqua sul fuoco, mescolate con le fruste elettriche fino al raggiungimento dei 70° C. A questo punto spostatevi nel lavello e continuate a montare il composto con le fruste fino a che non sarà freddo e compatto. Coprite la ciotola con pellicola e ponete anch’essa in frigo per qualche minuto.
  9. A questo punto potete assemblare la vostra crema al mascarpone: unite delicatamente la pate à bombe al mascarpone preparato in precedenza, quindi incorporate la meringa svizzera procedendo delicatamente con movimenti dall’alto verso il basso, facendo attenzione a non smontarla. Dividete la crema in due parti uguali ed amalgamate ad una metà tutti i 150 g di confettura di mirtilli e all’altra metà la farina di pistacchi (tenendone da parte una manciata) ed il matcha diluito nel latte. Ponete entrambe le creme in frigo per una mezz’ora, coperte da pellicola.
  10. ● Nel frattempo, preparate la bagna: in un pentolino versate il succo filtrato dell’arancia, unite il fruttosio (o zucchero) e l’acqua e scaldate a fuoco basso fino a che il fruttosio non sarà completamente sciolto (non dovete portarlo ad ebollizione). Lasciate intiepidire, dunque unite il Vin Santo e mescolate bene.
  11. Finalmente potete assemblare il vostro tiramisù: versate la bagna in un piatto fondo, imbevetevi velocissimamente i savoiardi necessari per la base dei vostri bicchieri, quindi sormontateli da una cucchiaiata di crema ai pistacchi ed una di crema ai mirtilli (per la prima, io mi sono aiutata con la sac à poche). Ripetete l’operazione bagnando ancora i savoiardi nel succo di arancia rossa al Vin Santo e, di nuovo, completate con un cucchiaio di crema viola ed uno di crema verde. Decorate la superficie con la restante farina di pistacchi ed ultimate con polvere di fragole (io ho acquistato la mia sul sito Tibiona.it, ma se avete un essiccatore potete preparare anch’essa in casa) e servite subito, oppure conservate in frigo fino al momento di servire.
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Considerazioni finali: pur essendo rimasta molto soddisfatta della mia versione “particolare”, macedonia style, il tiramisù classico non lo batte nessuno! Quanto al resto, sì al mascarpone home made, che rifarò sicuramente: devo ammettere che non c’è assolutamente paragone con quello comprato. Nì alla pastorizzazione delle uova: so bene che così si aggira il rischio salmonella, ma credo che appena potrò riproverò l’ebrezza di gustarmi un buon tiramisù “a crudo”… Lo sbattimento è stato notevole e il mio angolo cottura ne sta ancora pagando le conseguenze (ogni tanto spunta ancora dell’uovo da qualche anfratto). Senza contare che utilizzando zucchero (nel mio caso fruttosio) in uguale peso rispetto alle uova, ho ottenuto una crema un filo troppo dolce per i miei gusti. Infine, no ai savoiardi: ci ho provato, stavolta pure con i savoiardi home made e non comprati, ma non odiatemi se ho deciso che non tradirò mai più i miei amati Pavesini!

Con questo tiramisù partecipo alla Sfida numero 61 dell’MTChallenge!

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Commenti

  1. lisa fregosi dice

    17 Novembre 2016 alle 14:02

    Splendido nonostante i problemi con i savoiardi, adoro tutto, anche jocker!!!
    Bacioni

    Rispondi
  2. Lucia Melchiorre dice

    17 Novembre 2016 alle 15:07

    Ciao Sara!!!!!! eccomi qui a leggerti!!!! Per questa sfida, come sempre, hai dato il massimo partendo dall’idea della tua icona sexy per riportarla nel tiramisù accostando gli ingredienti in modo che fossero perfetti insieme, oltre ad esserlo in senso cromatico!! Per non parlare della perfezione del mascarpone e dei savoiardi fatti in casa. Lo proverei volentieri il tuo tiramisù!!!! Le foto, come al solito, sono il top e quell’occhio che ti guarda sembra voler dire “Assaggialo, è buonissimo!!!!”. 🙂

    Rispondi
  3. Anna dice

    17 Novembre 2016 alle 17:09

    Splendido! Mi hai commossa nel tuo omaggio, ad uno sentito attore e un bellissimo ragazzo. Grazie ^.^

    Rispondi
  4. Elena dice

    17 Novembre 2016 alle 20:32

    Originale Sara,veramente originale il riferimento e quindi il nome di “Joker”…Nn poteva essere piu’ azzeccato x questa variante interessantissima del dolce al mascarpone….
    Brava x tutto: l impegno, la fantasia, la pazienza , la realizzazione e le foto…
    Poi deve essere per forza ottimo!
    Complimenti tesoro

    Rispondi
  5. Giulietta | Alterkitchen dice

    17 Novembre 2016 alle 20:41

    Ma.. ma.. intuisco bene sul fatto che tu non possa mangiare uova crude?? Me l’ero perso e, se non ho capito cazzi per palazzi, congratulazioni!!
    Ti perdono anche il tradimento del savoiardo, guarda 😉
    Hai fatto una scelta di sex symbol con cui mi trovo assolutamente d’accordo, e che ben si sposa con il tuo tiramisù, bello e impossibile come era lui!
    E qualcosa mi dice che entrambi se ne sono andati troppo presto 😉

    Rispondi
  6. Susy May dice

    17 Novembre 2016 alle 22:35

    Splendido, questo tiramisù colorato, energico, pieno, una vera prelibatezza che Joker avrebbe gradito….
    Sei stata meravigliosa, il tema è uno dei più cari al Cosciotto, lui è Batman da quando era un pulcino!ahahah!.
    Complimenti per aver creato questo tuo tiramisù da zero e che non me ne voglia la nonna ma credo che ti sia venuto parecchio bene, io ripeterei volentieri la ricetta.
    Bella e carina la foto.
    Grandissima, ancora tantissimi complimenti e vivissime congratulazioni per l’impedimento che non ti permette di mangiare uova crude! Ti lovvo.

    Rispondi
  7. Manu dice

    18 Novembre 2016 alle 0:18

    Golosissimo il tuo Tiramisù, farlo totalmente in casa in effetti diventa abbastanza lungo però il mascarpone casalingo è meraviglioso
    Congratulazioni per le belle novità

    Rispondi
  8. Valentina de Felice dice

    18 Novembre 2016 alle 8:39

    Ho approfittato della catalessi di Roberto per rubargli il tablet che ha una scheda e vive di vita propria indipendentemente dal guasto adsl della mia zona, per leggere il tuo lunghissimo e dettagliato articolo, sebbene abbia assistito, come da mesi oramai, agli step by step, live, nella nostra chat di Whatsapp.
    Come avevo già avuto maniera di dire i savoiardi fatti in casa mai avranno le fattezze di quelli industriali che invece ho usato io ma, ero certa che sarebbero stati adatti all’inzuppo e alla bagna, trattenendola con successo, tant’è vero che alla fine hai avuto un risultato superbo, ben visibile in queste foto.
    Gli impedimenti (speriamo rosa) che ti impediscono di mangiare le uova crude, hanno fatto produrre lo stesso una farcia degna di questo tiramisù di fatto adatto a tutti (manca solo il gluten free, poi davvero lo può mangiare chiunque) anche considerato che hai dovuto usare il fruttosio.
    Non sono molto ferrata nel Joker nè nell’attore scomparso ma la tua descrizione sia del film che del personaggio con il collegamento alla singolarità del sexy me lo ha fatto in un certo senso “conoscere” e trovo che i colori tenui del tuo tiramisù, siano la versione soft e quindi sexy, del lato dolce che di fatto un Joker non ha.
    Le foto nemmeno te lo dico più, sono di eccellenza e da copertina!
    Bravissim(e).

    Rispondi
  9. Patty dice

    18 Novembre 2016 alle 8:45

    Che bellissimo omaggio allo sfortunato Heath e che tristezza la sua mancanza. Ha citato i suoi film degli esordi e l’ultimo. Io sono stata folgorata da Brokeback Mountain, che sicuramente hai visto. Un film di una bellezza che non so descrivere.
    Pensare che la sua carriera si è chiusa interpretando un’anima nera come quella del Jocker, è strano e inquietante, ma non vado oltre altrimenti mi intristisco.
    Piuttosto, sei stata troppo ganza con il tuo tiramisù (psss…non lo dire a nessuno, ma anche io sono del partito pavesini e uova crude 😉 ): è il ritratto del Jocker, folle, sfrontato e sorprendente come lui riesce ad essere. C’è un unico difetto….forse è un po’ troppo buono!
    Un forte abbraccio pancina!

    Rispondi
  10. Mila dice

    18 Novembre 2016 alle 9:10

    Ma che brava anche il mascarpone ti sei fatta!!!! Bravissima!!!

    Rispondi
  11. Tina dice

    18 Novembre 2016 alle 17:03

    Allora avevo intuito bene!!! Sono contenta per te e ti faccio tantissimi auguri.
    Considerando questo, qualsiasi tiramisù passa in secondo piano, anche uno godurioso e ben inspirato come quello che hai preparato. Un bacione

    Rispondi
  12. Patrizia dice

    19 Novembre 2016 alle 9:20

    F-A-N-T-A-S-T-I-C-O per la ricetta, l’associazione a Joker e soprattutto per l’impegno. Brava!!!

    Rispondi
  13. alessandra dice

    23 Novembre 2016 alle 8:25

    hai descritto cosi bene questo straordinario attore che mi e’ venuta una tristezza che non ti sto a dire. Anche se il mio rapporto con le storie rappresentate e’ difficilissimo (teatro e cinema, non ce la fo), ci sono film che ho apprezzato dal primo all’ultimo fotogramma e Brokeback Mountain e’ uno di questi: e credo sia superfluo riconoscere che gran parte del merito del suo successo sia dovuta proprio allo straordinario attore che hai ricordato. Che appartiene alla schiera di coloro che vorresti immortali, da tanto avrebbero sempre da dare… e invece, c’e’ pure la beffa crudele della morte precoce.
    Cambio argomento che e’ meglio e passo al Tiramisu: intanto, sono del partito dell’uovo crudo pure io, anche se di fatto preparo la pate a bombe, perche’ “mi piace liscio”. Ma i savoiardi, non si toccano 🙂 ed e’ per questo che apprezzo infinitamente il tuo tentativo di farli in casa, pure con il fruttosio- oltre che la tua onesta’ nel segnalarne difetti che ad occhio nudo, ti assicuro, non si vedono. Il resto e’ tutto da mangiare, in modo pure voluttuoso, con buona pace della nonna Lilia che, sono sicura, non solo ti avrebbe perdonato, ma sarebbe stata anche in prima fila per assaggiarlo.
    Sul resto, tifo rosa anche io 🙂 e ti abbraccio stretta

    Rispondi

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CHI SONO

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Sara Sguerri, classe 1984, toscana DOC. Foodblogger, foodwriter e foodphotographer dal 2007, ho sempre spadellato e pasticciato per pura passione prima che per necessità. Cucino di tutto, tranne i peperoni!
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