Indiscussa regina del Carnevale, la frittella è un dolce tipico di Venezia, che si è poi diffuso ovunque in Italia. Quest’oggi è Nicol Pini di Col Cavolo che, per il Calendario del Cibo Italiano AIFB, ci parla delle frittelle nel suo post ufficiale!
Anche qui in Toscana le frittelle sono sinonimo di Carnevale: le si trovano soprattutto farcite di crema pasticcera nei forni antichi e nelle pasticcerie più attente alla tradizione. Mia nonna preparava soltanto le Frittelle di Berlingaccio (con la Farina di Castagne) per celebrare il giovedì grasso, ossia l’ultimo giovedì prima della fine del Carnevale, un’usanza che si è un po’ persa a dire il vero. Ma forse, le frittelle più note per noi toscani sono le Frittelle di Riso di San Giuseppe, di cui vado letteralmente matta, che si preparano ovviamente il 19 marzo.
La frittella però, come dicevo, non è nata in Toscana, ma a Venezia, nel Rinascimento, e veniva prodotta esclusivamente dai “fritoleri” (da “fritoa”, nome con cui si usava chiamare questo dolce nel veneziano), che intorno al ‘600 si costituirono in associazione e che continuarono a svolgere la loro attività fino alla fine dell’800; nel ‘700 fu addirittura eletta come dolce nazionale dello Stato Veneto.
Per preparare il mio contributo a questa giornata, queste Frittelle con Mele, Uvetta e Pinoli, ammetto di non aver seguito la tradizione, ma solo la mia fantasia che aveva bisogno di “uscire” dal quotidiano. Perché ve l’ho detto, se penso alle frittelle io penso solo a quelle di riso!
Insomma, avevo voglia di frittelle di mele, con le mele a pezzettini, e nell’ideare questo piatto sono poi ricaduta su abbinamenti molto classici: mele e uvetta, mele e pinoli. Quei sapori confortanti (e confortevoli) che costituiscono una certezza: un porto sicuro sul quale approdare insomma 🙂 E poi, ve lo dico, molti la detestano, ma a me l’uvetta piace eccome! 😛
- 60 g di uvetta
- 2 cucchiai di rum scuro
- 3 mele Golden (circa 550 g)
- 40 g di burro
- 55 g di fruttosio (o 65 g di zucchero)
- 1 uovo
- 100 ml di latte intero
- 200 g di farina 00
- ½ bustina (7-8 g) di baking powder (lievito non zuccherato né vanigliato)
- ½ limone (scorza)
- 25 g di pinoli
- olio per friggere
- zucchero a velo per la decorazione
- Per prima cosa ammollate l’uvetta in ½ bicchiere di acqua tiepida assieme al rum.
- Dividete in 4 spicchi ogni mela, sbucciate gli spicchi ed eliminate il torsolo, quindi riducete la polpa a cubetti e fateli ammorbidire in padella assieme al burro e a 10 g di fruttosio (o 15 g di zucchero), lasciando cuocere per una decina di minuti.
- Nel frattempo, in una ciotola capiente, sbattete il tuorlo con il restante fruttosio (o zucchero) ed il latte, incorporatevi la farina setacciata con il lievito, la scorza di limone, l’uvetta ben strizzata, i pinoli e l’albume montato a neve fermissima. Non appena le mele saranno cotte unitele alla pastella e mescolate bene; ponete l’impasto così preparato in frigo a raffreddare per un paio d’ore, coperto da pellicola trasparente.
- Trascorso questo tempo scaldate l’olio in una padella, non appena avrà raggiunto la temperatura versatevi a cucchiaiate il composto preparato (io mi sono aiutata con due cucchiai), quindi estraete le frittelle con una schiumarola man mano che saranno dorate e ponetele su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso. Spolverizzate con lo zucchero a velo non appena le frittelle saranno tiepide e servitele.
Camilla dice
Ciao, bellissime le tue frittelle e chissà che buone! 🙂 buona giornata
pixelicious dice
Cami, grazie del tuo commento! Una ricetta semplicissima, ma in effetti erano molto buone sì 🙂
Un abbraccio e buona giornata a te!
Erica dice
Meraviglioso tutto Sara, la ricetta, il post, le foto, sei sempre la n.1…Complimenti !!!
Sara (pixel) dice
Erica ma grazie!! Mi fai arrossire 🙂
Ti ringrazio infinitamente per questo splendido commento… Le iniezioni di fiducia fanno sempre un gran piacere! Un bacione
sabrina dice
Il carnevale è finito e non avrei + scuse per friggere ma mannaggia alle tue frittelle di mele mo me tocca ricomincià!
pixelicious dice
Ehehehe dai Sabrina tranquilla, se friggi nessuno lo verrà a sapere! Io sarò muta come un pesce! 😀 😀